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CELLOLE – Omicidio Caprio, i vigili del fuoco assicurano: nell’auto di Gentile nessuna traccia di liquidi infiammabili

CELLOLE – Arriva un risultato importante nell’ambito dell’inchiesta partita dopo il delitto di Pietro Caprio, il 58enne di Cellole ucciso e bruciato all’interno della sua vettura, lo scorso 4 novembre 2023. I vigili del fuoco, dopo aver analizzato il veicolo in uso ad Angelo Gentile avrebbe certificato l’assenza di qualsiasi traccia di liquidi infiammabili; liquidi che l’uomo avrebbe utilizzato per dare fuoco alla vettura della vittima dopo averla uccisa. Una questione importante che potrebbe segnare un punto importante in favore della difesa dell’indagato. La certificazione dei pompieri pone, quindi, ulteriori dubbi sull’intera questione e sulle accuse mosse a carico dell’82enne agricoltore cellolese.
Se nell’auto dell’indagato non vi sono tracce di sostanze capaci di innescare un incendio ad un veicolo, con cosa è stato appiccato il rogo alla vettura della vittima?
La certificazione dei vigili del fuoco, inoltre, amplifica i dubbi sui tempi di realizzazione del delitto e del successivo incendio della Dacia in cui sono stati ritrovati i pochi resti del professore di Cellole.
Come ha fatto Gentile, se con se non portava benzina o altre sostanze altamente infiammabili, ad uccidere Caprio e bruciare la vettura in così poco tempo (circa 11 minuti)?
Questa mattina i carabinieri del reparto scientifico e i tecnici hanno eseguito tutti gli esami e i prelievi sulla vettura in uso all’anziano di Cellole accusato dell’atroce delitto. Presente anche l’avvocato Gabriele Gallo, difensore di Gentile. I risultati di molte analisi si conosceranno nelle prossime settimane.

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