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foto di repertorio

LA TRAGEDIA: Vincenzo colpito al collo da un proiettile per cinghiale, è morto in pochi secondi

Formicola / Pontelatone – Un solo colpo al collo, la palla singola sparata da un fucile calibro 12 non ha lasciato scampo alcuno allo sfortunato cacciatore.
Non appare credibile al momento l’ipotesi secondo cui un ramo avrebbe deviato la pallottola destinata al cinghiale, dirigendola verso la gola della vittima. Infatti il punto del ramo individuato come quello dell’impatto con la pallottola presenterebbe legno secco e asciutto, segno evidente che quella frattura nel ramo non è avvenuta di recente.
Quello che appare ormai certo è che uno dei due cacciatori non ha rispettato la posizione assegnata, spostandosi e favorendo così la tragedia. Del resto la distanza fra i due sarebbe stata intorno ai 50 metri, troppo poca per garantire sicurezza.
Di certo Vincenzo Izzo, 60enne di Formicola è morto sul colpo, probabilmente perché il colpo ha reciso l’arteria provocando dissanguamento. E’ deceduto nei  boschi del Montemaggiore, al confine fra i territori dei comuni di Pontelatone e Formicola, questa mattina durante una battuta di caccia.
Saranno le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione, guidati dal comandante D’Amico, a chiarire ogni aspetto della tragedia, soprattutto a capire se sono state osservate e rispettate tutte le nome previste dalla normativa che regola la caccia al cinghiale.
Vincenzo era a caccia insieme al suo amico, anche lui di Formicola; improvvisamente è apparso un cinghiale e l’amico di battuta avrebbe sparato almeno due colpi a palla singola. Avrebbe colpito l’animale uccidendolo. Poi si è accorto che Vicnenzo, poco lontano, era a terra, ormai privo di vita.
In questi casi è facile parlare di tragica fatalità, di tragico destino; spesso, purtroppo, si scopre che questo tipo di incidenti è causato da imprudenza.

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