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CELLOLE – Ucciso e bruciato nella sua auto: la tragica fine di Pietro

Cellole – Ormai sono pochi i dubbi: il corpo trovato carbonizzato all’interno della vettura nei pressi del quagliodromo di Cellole, appartiene a Pietro Caprio. Chiaramente la certezza assoluta sull’identità del cadavere arriverà dagli esami del DNA. Pietro è introvabile da ieri mattina, tutti i tentativi di rintracciarlo sono stati inutili. L’auto bruciata appartiene a lui (intestata alla madre). Quindi tutto porta a ritenere che il corpo in quel veicolo è di Caprio.
E’ un 58enne del posto attivo nel settore della balneazione e, secondo alcuni, insegnante in una scuola del basso Lazio. I carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca, stanno indagando e presto potrebbero risolvere il caso assicurando l’autore del delitto alla giustizia. Infatti non sembrano esserci più dubbi: Pietro è stato prima ucciso e poi bruciato insieme alla sua auto. La salma dell’uomo è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Caserta per i necessari accertamenti medico legali e per eseguire il test del DNA, prova inconfutabile per stabilire la precisa identità del corpo. Sul posto stanno operando i militari del nucleo operativo e radiomobile, al comando del capitano Russo.

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