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TEANO – Sanatoria edilizia negata: i giudici bocciano e condanno il comune

TEANO – Nel mese di novembre 2016 presso una residenza privata del luogo fu fatta una riunione di persone, perché i proprietari del fabbricato in costruzione sito alla fraz. Versano di Teano (Ce) via strada Privata Comunale Torrepone, erano sospettati di ospitare i migranti, il tutto non corrispondeva a verità, era pura fantasia. Il fabbricato interessato era da ultimare e per mancanza di fondi, i lavori erano fermi e non sarebbero stati ultimati in tempi brevi. La mattina del giorno 22.11.2016 verso le ore 10,00 avviene l’accesso da parte della P. Municipale con il tecnico comunale, e sequestrano il fabbricato e l’intero sedime. Il giorno 24.11.2016 denuncia alla Procura della Repubblica si inizia il processo Penale e il procedimento amministrativo (interminabile) i proprietari del fabbricato “licenza edilizia nr.117/2000 “fanno richiesta del permesso a costruire in sanatoria con l’autorizzazione al re-interro, riposizionare il terreno rimosso solo per fare i lavori in sicurezza. Viene negata la sanatoria perché per il dirigente dell’area territorio – allora Fernando Zanni – si trattava di un grande sbancamento che non si poteva sanare perché: non c’era la doppia conformità richiesta dall’art.36 del dpr.2001. Nel corso del procedimento con osservazioni e controdeduzione venivano fatte pervenire, sentenze TAR e Cassazione con stessa analogia che davano ragione ai proprietari del fabbricato sequestrato. Con la concessione della sanatoria non si dava corso al processo penale. Nel frattempo i proprietari del fabbricato fanno tramite il loro legale ricorso al TAR Campania. E dopo sette anni il 18.9.2023 il TAR con sentenza statuisce quanto segue: il ricorso e’ fornito di fondamento. il provvedimento n.66 del comune di teano va annulllato. non si comprendono, perciò’ le ragioni del censurato diniego perchè è illegittimo. Condannato il comune. Dopo la sentenza i proprietari annunciano l’avvio di un’azione risarcitoria a danno del municipio, risarcimento che potrebbe essere abbastanza cospicuo. Inoltre i proprietari hanno deciso di avviare una denuncia penale con la speranza, che porti ad un processo, per capire dove ha avuto luogo la riunione di persone, chi ne ha preso parte e per individuare gli untori. Gli stessi proprietari informeranno al Corte dei Conti.

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