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Caserta- Scuole senza assistenza materiale, disagio per le famiglie, Modestino: “l’amministrazione tace”

Caserta–  Scuole senza assistenza materiale, Modestino; “ Discriminati gli alunni in difficoltà” La professoressa Stefania Modestino, candidata al Senato e presidente di Riformisti di Terra di Lavoro, con un vissuto di volontariato per cui è stata insignita sia dell’onorificenza di cavaliere della Repubblica che  del Premio del Volontariato- 2001 Giornata Internazionale del Volontariato- Caserta,Protezione Civile-CE/ Team IYN-UNV Bonn, è intervenuta sulla grave problematica che stanno vivendo gli alunni in difficoltà e le loro famiglie per la mancanza del servizio di assistenza materiale nelle scuole.

Ogni anno l’inizio della scuola segna le differenze, mancano il trasporto e l’assistenza per gli alunni disabili. Eppure è dal 2019 che l’inclusione , molto bene indicata dal Ministero nel tipo di azione e di strategia molto più avanti dell’integrazione, è un obbligo che non ricade solo sulla scuola, ma anche su quegli enti , Comune e Provincia, che devono essere in sinergia con le scuole per fare in modo che nessuna differenza vada a compromettere il diritto allo studio. Ed esiste un’altra pagina “Rispetta le differenze” Piano nazionale rintracciabile su https://www.noisiamopari.it/site/it/il-piano-nazionale/ teso a  promuovere la diffusione della cultura del rispetto  con il preciso obiettivo del superamento delle diseguaglianze. Ebbene, dopo una vita dedicata alla valorizzazione delle diversità a sostegno dei disabili, devo ancora una volta prendere atto che anche quest’anno il Comune di Caserta, dopo quasi un mese di scuola, ancora non provvede a garantire l’assistenza materiale nelle scuole procurando disagi alle famiglie che sono chiamate, anche dal lavoro, a cambiare o ad accompagnare ai servizi i propri figli o, peggio ancora,agli alunni che sono impediti da questa grave mancanza a rinunciare alla frequenza scolastica. L’assessore competente si trincera dietro ad ostacoli burocratici…la giunta tace. Nel silenzio si leva solo la voce del consigliere di opposizione l’avv Romolo Vignola che segnala il disagio e invita a provvedere immediatamente. Ma quali ostacoli burocratici? Solo ritardo nell’organizzare un servizio teso a garantire le Pari Opportunità  a tanti alunni e alunne in difficoltà. Vorrei ricordare all’assessore “competente” che gli organici scolastici e quindi anche la segnalazione di alunni cui va garantito il servizio di assistenza sono pronti da febbraio e prevedono piccole variazioni che si apportano a giugno, ma la situazione generale è chiara da ben 7 mesi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Eppure ogni anno è la stessa storia! Se non si sa fare una cosa non si accetta un incarico così delicato. Ma forse l’assessore, come il sindaco e i componenti della sua giunta,non sa cosa possa significare tale mancanza che è tra le più gravi. Non conoscono cosa possa significare per le famiglie essere sempre nella condizione di dover chiedere ciò che invece dovrebbe essere garantito nel rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Bisogna conoscere bene ogni dinamica per comprendere cosa sia l’inclusione, se si lascia un ragazzino a casa perché non c’è nessuno che lo possa assistere a scuola ebbene in quel momento si violano una serie di diritti e , come diceva un mio caro amico, si diventa dispensatori di handicap, si sottolinea la difficoltà, si mortifica la persona…insomma si viola la dignità di quel minore e dei suoi familiari. Adesso si corra ai ripari, senza però cercar scuse, l’assessore non si è impegnato, ha dimostrato di non conoscere tempi e modalità della vita scolastica, ha commesso una gravissima mancanza, molto più grave di come lui e i suoi sodali possano immaginare. Eppure questa è una Amministrazione targata PD che non sta per Pordenone, ma indica quel partito che si fregia di difendere i diritti di tutti o forse di nessuno visti i risultati di una maggioranza silente e interessata solo ad incarichi e “incaricucci”, poltrone belle solide come quella dell’ASI su cui siede un consigliere PD a fronte di svariate migliaia di euro o di altri incarichi tra la Regione e gli Enti Paritetici per non parlare di nomine e incarichi di parenti o di mogli. Se stanno lì, forse non è chiaro a tutti, devono svolgere un compito a vantaggio della comunità e non curare i propri affari…ma questo è un concetto difficile da far comprendere. Adesso l’urgenza sono le scuole, già troppo si è tardato e non voglio credere che si giochi sull’emergenza a scapito di minori in difficoltà…perché si sa che verificatasi l’emergenza anche le regole possono essere-giustificatamente (Ça va sans dire!) – essere eluse. Sbrigatevi e chiedete scusa ad ogni famiglia cui avete mancato di rispetto, cosa dovuta e non soggetta al vostro arbitrio e…nel frattempo se fossi l’assessore mi vergognerei perché, quando ho la responsabilità dei miei alunni la prima cosa è il rispetto della loro dignità e la tutela dei loro diritti.

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