Fratelli d’Italia toglie i vincoli ai tagli boschivi con un emendamento, un importante regalo alla filiera del legno; centinaia di boschi italiani situati in aree definite come di “notevole interesse pubblico” – ovvero zone dove vi siano, tra l’altro, “bellezze naturali e panoramiche”, “memoria storica” e “singolarità geologica” – potranno essere tagliati senza più l’autorizzazione paesaggistica della sovrintendenza. L’emendamento al Decreto Asset presentato dal senatore e presidente della IX Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) Luca De Carlo, approvato il 27 settembre, ha modificato l’art.149 comma 1 lettera c del codice dei Beni culturali (dlgs 42/2004) con l’obiettivo di “rilanciare l’industria del legno”. È stato festeggiato come un alleggerimento del carico burocratico da diverse sigle associative legate all’economia forestale. È stata modificata la Legge Galasso che considerava i boschi come parte integrante del paesaggio mentre il paesaggio boschivo non sarà più tutelato, ne beneficerà una filiera del legno di scarso valore, quello destinato alla combustione. Le regioni restano gli unici soggetti politici a decidere sul destino dei boschi
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