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CASERTA – Carmine Schiavone : «Oggi non mi pentirei, i carabinieri più responsabili di noi». L’ex capo dei casalesi conferma: rifiuti sepolti da Baia Domizia fino a Pozzuoli

CASERTA – L’intervista del boss «pentito» dei casalesi a SkyTg24.  «Se potessi tornare indietro non mi pentirei. Non lo farei più perché le istituzioni ci hanno abbandonato. E quando non sono riusciti ad ammazzarmi materialmente hanno cercato di distruggermi economicamente o moralmente». A parlare è il boss del clan dei Casalesi Carmine Schiavone, cugino di Sandokan, pentito dal 1993 in un’intervista confessione a SkyTg24 . «Ero uno dei capi della cupola – ha detto Schiavone – ma mi sono pentito davvero perchè altrimenti quelle carte lì non le avrei mai scritte. Il mio guaio è stato proprio quello di essermi pentito veramente perchè in Italia non c’era una giustizia, una legge, un politico che sappia capire questo». Eppure non crede di avere le colpe maggiori il boss: «Chi me lo ha fatto fare di vivere in questo mondo di cani rognosi – afferma – perchè è vero che noi abbiamo sparato, ma i ministri, i carabinieri, i magistrati, i poliziotti sono più responsabili di me perchè hanno permesso questo. Ho sbagliato nella mia vita e ho cercato di rimediare quando la mia coscienza si è ribellata a certi soprusi commessi da altri. Tutti quanti hanno fatto facile carriera sulla mia pelle». Nell’intervista Schiavone parla anche dei rifiuti tossici interrati dal lungomare di Baia Domizia fino a Pozzuoli e conclude: «la mafia non sarà mai distrutta perchè ci sono troppo interessi, sia a livello economico, sia a livello elettorale. L’organizzazione mafiosa non morirà mai». (corrieredelmezzogiorno)

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