PONTELATONE – Dalla castagna ‘ufarella’ del casertano al formaggio ‘rosa camuna’ della Valcamonica, dalla fava di Leonforte dell’ennese al sedano nero di Trevi: sono oltre 5mila i prodotti ‘tradizionali’ che, non essendo tutelati da marchi di qualita’, rischiano l’estinzione. Lo rilevano la Cia, Confederazione italiana agricoltori, e i Vas, Verdi ambiente e societa’ onlus secondo i quali l’agricoltura italiana e’ costantemente minacciata dall’avanzata del cemento, che solo negli ultimi vent’anni ha divorato piu’ di due milioni di ettari coltivati, e dagli Ogm. Uno ‘scippo’ al settore che mette in crisi le specialita’ di nicchia: una su quattro e’ in via di estinzione e a custordirne la memoria sono solo una decina di aziende agricole. Per valorizzare le specialita’ alimentari ancora in vita, Coldiretti ha assegnato le ‘bandiere del gusto’ a tavola che quest’anno raggiungono la cifra 4.698. In questa speciale classifica del patrimonio enogastronomico, la regione che conquista il podio e’ la Toscana con i suoi 463 prodotti, a seguire la Campania.
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