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ROCCAMONFINA – Le oasi delle specie rarissime

ROCCAMONFINA – Nel territorio del Parco Regionale di Roccamonfina Foce Garigliano esistono piccole oasi in cui esistono specie rarissime di piante. Inoltre, la salubrità dell’ecosistema permette la sopravvivenza di alcune specie animali difficilmente riscontrabili altrove.  I risultati provengono da uno studio effettuato nell’ambito del progetto “La natura del complesso vulcanico del Roccamonfina e della foce del  Garigliano: conoscere per tutelare  e promuovere.”  Nell’area di interesse sono stati effettuati 35 rilievi fitosociologici e 20 liste floristiche. Nella descrizione della vegetazione il territorio è stato suddiviso in quattro ambiti territoriali, contraddistinti da aspetti morfologici litologici e vegetazionali specifici come la fascia costiera; il fiume Garigliano;  il Lago delle Corree;  il Complesso vulcanico di Roccamonfina.  La presentazione dello studio – effettuato da una società di Bologna, vincitrice del bando di gara –  è avvenuta pochi giorni fa, presso la sede del Parco. Molto interessanti sono le comunità acquatiche del Fiume Garigliano, del Canale di derivazione del Garigliano, del Canale Trenta Palmi e del Collettore Maiano. In particolare, lungo le sponde del Canale Trenta Palmi è presente una comunità monospecifica di ninfea (Nuphar lutea) che è una specie iscritta nella Lista Rossa della Campania e che, – come assicurano gli esperti – sopravvive, probabilmente, solo nel Parco di Roccamonfima. Anche le zone interne – ed in particolare quelle fra Teano e Roccamonfina – presentano punti di pregio. Lungo le sponde del fiume Savone, infatti, è stata individuata una grossa macchia di faggeta localizzata, intorno ai 300 metri sul livello del mare – lungo i sui versanti quasi subverticali del Savone, in località Ferriere. Tale colonia, secondo lo studio a firma dell’esperto forestale, Paolo Rigoni  – rappresenta un relitto delle antiche formazioni forestali che nell’ultima era glaciale erano assai più estese anche a queste quote relativamente basse.  Gli studiosi hanno potuto constatare la presenza dell’Airone rosso – una specie sempre più rara – che nidifica alla foce del Garigliano. E’ stata inoltre accertata la presenza del Gufo Reale. Il territorio del Parco di Roccamonfina si conferma quindi un habitat di grande pregio dove la natura riesce ancora a “scorrere” senza l’eccesiva interferenza dell’uomo.

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