ALIFE – Guerra fra farmacie e parafarmacia, i giudici bocciano ancora Isabella e Simonelli

Alife – Pochi giorni fa è stata resa nota la sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso presentato dai titolare delle farmacie Isabella e Simonelli contro il comune di Alife, nei confronti della Parafarmacia “Sant’Antonio”. I due farmacisti del paese chiedevano ai giudici del Consiglio di Stato la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, Sede di Napoli che aveva respinto il loro ricorso. I ricorrenti impugnato la determinazione prot. n. 13338 del 13 dicembre 2019, a mezzo della quale il Responsabile ATA del Comune di Alife, in allegato adempimento della sentenza n. 4949 emessa dal medesimo Tribunale in data 17 ottobre 2019, ha concluso il procedimento – avviato con diffida delle Farmacie ricorrenti – finalizzato alla adozione delle previste misure sanzionatorie (pecuniaria ed accessorie) a carico della Parafarmacia Sant’Antonio; limitatamente, nello specifico, alla comminatoria della sanzione accessoria giacché, quella pecuniaria risultava adottata in data 8 febbraio 2019. La diffida formulata dalle ricorrenti traeva spunto dagli esiti di un’operazione, avviata dalla Guardia di Finanza di Caserta, che ha portato al sequestro di confezioni di medicinali vendute dalla Parafarmacia in allegata violazione dell’articolo 3 della legge n. 362 dell’8 novembre 1991, che riserva la commercializzazione di farmaci esclusivamente alle farmacie.
I giudici del Consiglio di Stato hanno ritenuto che l’appello debba essere respinto – dovendo essere dichiarato inammissibile il ricorso in primo grado -, sulla base della preliminare ed assorbente considerazione che alle Farmacie, odierne appellanti, non può riconoscersi la legittimazione ad impugnare gli atti, oggetto di ricorso.