Teano – Gestione depuratore, la pompa si è rotta: 10mila euro alla Soteco. Dove lavora il consigliere Steafano

Teano – Ieri sull’Albo Pretorio del municipio di Teano è apparsa una determinazione dell’ufficio tecnico – a firma Fulvio Russo – con la quale viene affidato un lavoro alla ditta Soteco, con sede in Santa Maria Capua Vetere. Un intervento, scrive Russo, a “seguito di molteplici sovratensioni Enel, verificatesi negli ultimi tempi, nell’impianto di depurazione sito in località Pastene di Teano Centro, si sono verificati guasti alle pompe di miscela areata e ricircolo fanghi ivi esistenti che compromettono la regolare funzionalità dell’impianto stesso, pertanto si rende necessario ed urgente un intervento di manutenzione straordinario sulle apparecchiature in avaria, al fine di garantire il corretto funzionamento del ciclo depurativo, di conseguenza risulta necessario interpellare una ditta esterna che provveda a quanto evidenziato. Pertanto, dovendo intervenire con urgenza al fine di sostituire le apparecchiature in avaria, si interpellava, per le vie brevi, la ditta SO.T.ECO. S.p.A., con sede in S. Maria Capua Vetere via Galatina, 18, già affidataria del servizio di gestione dell’impianto, la quale si rendeva immediatamente disponibile ad effettuare i lavori”.
Questo si legge nell’atto con cui si affidano i lavori per la riparazione del guasto, un intervento che costerò circa 10mila euro alle casse comunali. La SOTECO è l’azienda dove da tempo lavora il consigliere comunale di maggioranza, Massimiliano Stefano.
E’ normale che un comune affidi incarichi dirette ad una società fra i cui dipendenti c’è un consigliere della maggioranza che amministra lo stesso comune?
Si potrebbe evidenziare un conflitto di interessi?
Inoltre – anche se non vi è traccia di un decreto di nomina – Stefano sarebbe stato delegato dal neo sindaco Giovanni Scoglio all’ecologia. Tutto normale? Può un consigliere comunale essere dipendente di una ditta che lavora per lo stesso comune? Non ci sono conflitti di interesse?