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Piedimonte Matese / Alife – Moglie maltrattata e picchiata: condannati marito e amante

Piedimonte Matese / Alife – “… mo la massacro”, l’ho quasi presa …appena si ferma la prendo e l’ammazzo… mo vedi”. E’ una delle tante minacce fatte dall’uomo alla sua ex moglie. E’ una storia, purtroppo, ricca di violenza con calci, pugni, tirate di capelli, auto sfasciata a bastonate, aggressioni alle spalle. Un inferno che impediva alla vittima di avere una vita normale e serena. Un uomo e una donna – legati da una relazione sentimentale – sono stati condannati dal giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per aver maltrattato e picchiato, più volte, una signora di Alife. La vittima è la moglie dell’uomo, l’altra donna condannata è l’amante dello stesso. L’uomo, Lebbio Mallardo è stato condannato alla pena di 1 anno e 10 mesi di reclusione; la donna, Michela Nassa è stata condannata alla pena di mesi 8 di reclusione. Per entrambi il giudice ha concesso la sospensione della pena condizionata al pagamento dei danni in favore della vittima che ha affidato la propria difesa all’avvocato Emanuele Sasso.
I fatti prendono avvio nel 2017 grazie alla denuncia presentata dalla vittima. I carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese avviano le indagini che portano al processo a carico di Lebbio Mallardo – 51enne originario di Piedimonte Matese ma residente ad Alife – e di Michela Nassa, 42enne di Alife.  La Procura della Repubblica formulava accusava Mallardo di maltrattare la moglie, anche davanti ai figli minori, così da sottoporla a continue vessazioni ed angherie e da farla vivere in un clima di costante terrore e perdurante stato di ansia per l’incolumità propria. In diverse occasioni, a partire dall’ottobre 2017, ossessionato dall’idea che la moglie avesse rapporti extra-coniugali, la ingiuriava, la aggrediva fisicamente con calci e pugni, colpendola in varie parti del corpo. Nell’aprile del 2019 la colpiva con calci e pugni sulla spalla e sulle braccia cagionandole delle lesioni. Dopo aver lasciato l’abitazione coniugale avendo intrattenuto una relazione sentimentale con una nuova compagna, continuava ad aggredire verbalmente la ex moglie, nonché fisicamente. Nel luglio del 2019, in località Porta Piedimonte, mentre la vittima si dirigeva in sella alla sua bici presso la stazione carabinieri di Alife, aggrediva la donna alle spalle colpendola con calci e pugni.
Violenze e prepotenze alle quali avrebbe “collaborato” anche la nuova compagna del Mallardo, infatti, le accuse della Procura sono anche contro Michela Nassa perché in  diverse  occasioni,  con  più  azioni  esecutive  di  un medesimo disegno criminoso, aggrediva la parte offesa, così cagionandole lesioni. Nel novembre del 2018 brandendo un bastone tra le mani, infrangeva il vetro del finestrino della vettura a bordo della quale viaggiava la parte offesa così che i pezzi di vetro cagionavano un trauma cranico inferiore, ferite della regione frontale; nel maggio del 2019 Nassa aggrediva nuovamente la ex moglie del suo compagno tirandole con forza i capelli e facendola così precipitare a terra cagionandole un “trauma contusivo al braccio destro e alla gamba destra’. I due imputati erano difesi dall’avvocato Pietro Clemente.

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