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Marzano Appio / Pietramelara – Poliziotta uccisa con tre colpi di pistola, salma sequestrata per autopsia

Marzano Appio / Pietramelara – Dopo aver sparato due colpi di pistola al torace, l’assassino ha mirato alla testa ed esploso il terzo colpo.  Due comunità – quella di Marzano Appio, paese che ha dato i natali al Pier Paola; e Pietramelara paese del marito della vittima – sono scosso dal lutto e dal dolore per la tragedia. La Procura di Roma ha disposto il sequestro della salma della poliziotta uccisa dal suo ex fidanzato, anche  lui poliziotto, che si è tolto la vita poco dopo il delitto. I medici legali chiariranno i dettagli della dinamica, ma sarà l’ascolto di chi li conosceva a fare più luce sul movente dell’ennesimo femminicidio che scuote la città di Roma. Pierpaola Romano, la vittima, poliziotta di 58 anni uccisa giovedì mattina a Roma a colpi di pistola nell’androne di casa; Massimiliano Carpineti, l’assassino, una decina d’anni più giovane e poliziotto anche lui, che dopo aver fatto fuoco sulla collega ha puntato contro di sè la pistola d’ordinanza e l’ha fatta finita. Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa dal collega era malata e voleva troncare la relazione: ieri il suo primo giorno di chemio; si era messa in malattia dal lavoro e proprio ieri si era preparata per uscire di casa e affrontare il suo primo giorno di chemioterapia. A sparare è stato Massimiliano Carpineti, di tredici anni più giovane. Lui, Carpineti, originario di Cori e residente a Cisterna di Latina; la sovrintendente Romano era sposata con un altro poliziotto e sebbene non formalmente separati, i due continuavano a coabitare sotto lo stesso tetto al primo piano della palazzina di via Rosario Nicolò a Torraccia, la stessa nell’androne della quale ieri la donna è stata uccisa. Pierpaola da poco tempo aveva saputo di essere afflitta da un cancro al seno che la preoccupava molto. Si era messa in malattia dal lavoro e proprio ieri si era preparata per uscire di casa e affrontare il suo primo giorno di chemioterapia. È uscita dal suo appartamento al primo piano, ha sceso le scale a piedi. La borsa sulla spalla sinistra, il cellulare acceso. Aveva in mano i fogli della Asl quando è stata colpita dai proiettili di Carpineti. Non ha avuto neanche il tempo di reagire. Sconvolto il marito – Adalberto Montanaro, anche lui poliziotto, originario di Pietramelara, nell’Alto Casertano.

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