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Sparanise – Centro Commerciale, roba da extraterrestri: tutto in 9 giorni. Con la “complicità” di Veltre

Sparanise – Roba da extraterrestri, cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare. Ma loro sì. Chi ha organizzato tutto questo aveva ben chiaro nella mente ogni singola azione. Tutto fatto in soli 9 giorni. Dalla costituzione della società alla presentazione del progetto, all’approvazione in consiglio comunale. Tutto in soli nove giorni. Per tante altre cose, spesso, sono serviti anni. Per quel centro commerciale dolo 9 giorni.
In data 8 giugno 2017 viene costituita presso notaio società denominata La Perla Calena.
Il 13 giugno 2017 presenta progetto per la costruzione di un centro commerciale in deroga al Piano Regolatore Comunale, dichiarando di avere nella disponibilità il terreno sito in via posta vecchia di proprietà di altra ditta denominata Mirage.
Il 14 giugno 2017 si iscrive alla Camera di Commercio.
In data 16 giungo 2017 il tecnico Aurelio Petrella, probabilmente in barba a qualsiasi norma, propone al consiglio comunale di dichiarare il progetto, privo all’epoca di piano industriale, di pubblica utilità.
Nello stesso giorno, 16 giugno 2017, come un fulmine, l’allora presidente del consiglio comunale, Eliana Veltre inserisce all’ordine del giorno (aggiuntivo) la proposta di dichiarare la pubblica utilità del progetto presentato de La Perla Calena.
In data 17 giungo 2017 la pubblica utilità viene approvata dal consiglio comunale con il voto dell’intera maggioranza e del consigliere di minoranza Giancarlo L’Arco. Il resto della minoranza per protesta non si presentò a quel consiglio.
Prima considerazione: perché e chi ha convinto nella sua autonomia la Veltre a fare un odg aggiuntivo? Perché tanta rapidità? Tutta la documentazione era presente sul comune e allegata alla proposta? La Veltre non ha mai risposto, nemmeno con una “poesiola” o un pensiero poetico. Ma la legge Bolkestein la conosceva?
La società ha sede in Falciano del Massico, “capitale” di tante società, quella Falciano famosa anche per il Falerno; e il suo amministratore è il Commercialista Passaretti ivi residente a poche decine di metri dalla sede di Nestore che, negli atti dell’Antimafia è collegata a Capriglione. Sembrerebbe che il firmatario della proposta in consiglio comunale, il tecnico Aurelio Petrella, oggi dipendente del comune di Sparanise commissariato per accertate infiltrazioni mafiose, abbia lavorato presso il comune di Falciano del Massico. All’epoca i soci della perla calena erano due: Iovine Vincenzo ex parlamentare europeo e Sullo Andrea. Sullo Andrea è un noto commerciante di Sessa Aurunca patron di esercizi commerciali, oggi padrone al 50% de “La Perla Calena” unitamente a Di Resta Rosanna entrambi con lo stesso domicilio. Società ancora inattiva. Iovine Vincenzo da Francolise, ex onorevole europeo, ex commerciante settore carni, ex dipendente del Tribunale e poi patron di noto Patronato Sindacale, è anche consuocero di Mandara Franco Idio, già consigliere comunale di Sparanise. La consorte di Mandara, Pina Di Iorio, è stata dipendente di Nestore, cooperativa che gestiva RSA per conto dell’Asl (la stessa Nestore  incappata in interdittiva antimafia) e  fu candidata non eletta nel 2016 con Sorvillo, il Sindaco che riuscì ad ottenere di essere capofila dell’ambito C9. La  nipote del Mandara, Immacolata Mandara,  sarà poi candidata ed eletta con l’ex sidnaco Martiello.
(fine prima puntata)

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