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Piedimonte Matese – Abusi sessuali su 2 bimbe, nuovo processo per Rossetti. Verificare l’attendibilità delle vittime

Piedimonte Matese –  Dopo la sentenza della suprema Corte di Cassazione che ha cancellato la condanna di secondo grado inflitta dai giudici d’appello del Tribunale di Napoli, l’imputato deve essere processato (in appello) nuovamente. Ieri era fissata l’udienza davanti ai giudici partenopei. L’udienza è saltata per motivi tecnici e si tornerà in aula il prossimo mese di maggio 2023. Francesco Rossetti, professionista di Piedimonte Matese, accusato di aver abusato sessualmente di due bambine, tenterà di dimostrare la propria innocenza rispetto alle accuse mosse. I giudici partenopei, quelli del processo di Appello, lo avevano condannato a circa 10 di reclusione. I legali di Rossetti hanno fatto ricorso in Cassazione ritenendo quella sentenza non corretta. I giudici romani hanno dato ragione ai difensori di Rossetti annullando la sentenza di secondo grado. Ora la vicenda torna davanti ai giudici di Appello di Napoli che dovrà rivalutare la posizione dell’imputato. Secondo la Cassazione va verifica l’attendibilità testimoniale delle due vittime e l’attendibilità di altri testimoni.

L’ombra:
Resta sull’intera vicenda l’ombra gettata dalla consulenza di un perito nominato dallo stesso giudice che, in sostanza, aveva definito le vittime poco attendibili, una con la tendenza a mentire, l’altra non in grado di testimoniare.

In tanti dalla sua parte:
Durante questi lunghi mesi di processo gran parte dell’opinione pubblica piedimontese  -almeno quella attiva sui social – si è schierata apertamente e fortemente in favore dell’imputato. In tanti hanno espresso vicinanza all’uomo e incredulità per le accuse mosse contro di lui. “Non è possibile, conosco Francesco da quando siamo nati, non farebbe male ad una mosca”.

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