Riardo – Tempo di elezioni, tempo di ricatti e avvertimenti. E qualche candidato già abbandona

Riardo – Qualche candidato ha già deciso di abbandonare la sfida. Prima le foto con i sorrisi insieme agli altri candidati. Poi la retromarcia. Dopo aver dato la propria disponibilità alla candidatura si è ritirato. Sarebbe stata la famiglia a pressarlo per l’abbandono, quella stessa famiglia che in precedenza lo aveva spinto alla candidatura. Cosa è accaduto di tanto grave? Potrebbero essere scattare le solite “ritorsioni”, le solite “minacce”, i soliti “ricatti”?
In tal senso già circolano una serie di voci e di velenosi commenti in paese.  La politica, per tanti versi, è molto simile al calcio: la sfida di novanta minuti che si svolge in campo rappresenta solo una piccola parte di un sistema molto più complesso e per tanti aspetti nascosti alla massa. In egual modo, in politica, le votazioni rappresentano solo una piccola parte dell’intrigato sistema che per gran parte si svolge in “sommerso”. La composizione delle liste, ad esempio, è uno di quei momenti in cui la gran parte del lavoro viene svolto sotto traccia e dove entrano in gioco anche le pratiche meno nobili pur di ottenere un vantaggio o di colpire l’avversario. Capita, in casi del genere, che non si risparmiano “inviti amichevoli” a qualche possibile avversario: “se ti canditi contro poi non ti lamentare se ….”. Tutto, chiaramente, nell’esclusivo “interesse del popolo”!