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Calvi Risorta / Teano – Festa della Polizia, Stango sarà premiato da Mattarella. Convocato anche un altro poliziotto dell’Agro Caleno

Calvi Risorta / Teano – Il 12 aprile p.v. saranno premiati tre investigatori della Squadra Mobile di Caserta. In particolare, due sono dell’agro caleno. Si tratta di STANGO Romualdo (di Calvi Risorta) e CLEMENTE Candido (di Teano). Il nostro concittadino ROMUALDO é stato convocato alla festa della Polizia che si terrà a Roma e riceverà l’onorificenza della PROMOZIONE PER MERITO STRAORDINARIO direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica MATTARELLA, affiancato dal Ministro dell’Interno PIANTEDOSI e dal Capo della Polizia GIANNINI. In serata, sarà ricevuto anche al Quirinale, dal presidente Mattarella, il quale ha voluto elogiare il particolare meritevole comportamento. Nel dettaglio, la Squadra Mobile di Caserta, nella notte del 21 marzo 2018, nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria sul territorio di Villa Literno, traeva in arresto, nella flagranza del reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma comune da sparo con relativo munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale, possesso non giustificato di oggetti atti ad offendere e di arnesi atti allo scasso, lesioni personali, nonché per la ricettazione di un’arma, un’autovettura e un enorme quantitativo di sigarette di contrabbando, tre cittadini albanesi pregiudicati e senza fissa dimora. L’operazione di polizia giudiziaria traeva spunto da informazioni assunte nel corso di attività info-investigativa, condotta dal personale della Squadra Mobile casertana, nell’ambito della quale si era appreso dell’esistenza di una “batteria” di tre o quattro rapinatori di nazionalità albanese, i quali, utilizzando un’autovettura Audi A8 grigia rubata, perpetravano svariati furti e rapine in diverse Regioni del centro/sud Italia, utilizzando, come appoggio logistico, un’abitazione di Villa Literno. Lo sviluppo di tali informazioni aveva portato gli investigatori a ipotizzare che i criminali in questione potessero corrispondere a quella che, ormai già da diverse settimane, era nota agli addetti ai lavori come “la banda dell’Audi grigia”: un manipolo di criminali, specializzati nei furti in esercizi commerciali, che stava terrorizzando numerose città e piccoli centri in mezz’Italia e che, grazie alla macchina di cui disponevano, erano praticamente imprendibili. I poliziotti si appostavano nei pressi del covo, ove l’autovettura veniva notata entrare nel portone di accesso con quattro persone a bordo. Chiuso il cancello e circondato l’automezzo, dopo una iniziale apparente resa dei soggetti, che erano scesi dall’abitacolo, il conducente rimetteva nuovamente in moto il veicolo, facendo risalire gli altri occupanti, e partiva in retromarcia, tentando di investire gli agenti intervenuti e di abbattere il cancello dell’abitazione per darsi alla fuga. I poliziotti, che solo grazie alla loro prontezza di riflessi riuscivano ad evitare l’investimento, si vedevano quindi costretti ad esplodere alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’Audi, in particolare del motore e delle ruote, allo scopo di arrestarne la corsa. Neutralizzata la macchina, i malviventi scendevano dal mezzo continuando ad esplodere colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei poliziotti intervenuti. Questi rispondendo al fuoco attingevano al busto due dei malviventi e riuscivano quindi a bloccarli. Uno di ultimi tentava comunque di darsi alla fuga, ma venivano inseguiti e, tre di loro, bloccati dagli agenti della Mobile. Il quarto, invece, faceva perdere rapidamente le proprie tracce. All’esito della perquisizione dell’auto, venivano rinvenuti e sequestrati una pistola Beretta cal. 7,65, risultata rubata, completa di n. 3 cartucce, diversi arnesi atti allo scasso, numerosissime stecche di sigarette di svariate marche del Monopolio di Stato, 350 biglietti “Gratta e Vinci” nonché il cassetto di una macchinetta cambiamonete con all’interno oltre 3000 euro. Le successive acquisizione info-investigative permettevano alla Mobile casertana di ipotizzare concretamente che il ricercato, che nelle more era stato dichiarato formalmente “latitante”, aveva riparato all’estero per sfuggire alla cattura. Pertanto, gli Uffici giudiziari e ministeriali interessati provvedevano all’emissione di un provvedimento di cattura europeo e successivo inserimento dell’ordinanza cautelare anche in ambito internazionale e veniva rintracciato e catturato in Macedonia. Il pericoloso intervento, conclusosi senza particolari lesioni per i poliziotti, è stato possibile solo grazie all’alta professionalità dei poliziotti casertani che da decenni operano in un contesto ad altra densità criminale come quello di questa provincia.

Complimenti vivissimi Romualdo!

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