Ultim'ora

CASERTA – Trasporto pubblico, interdittiva antimafia contro la CLP.

CASERTA  – La società ClP che gestisce il trasporto publbico in provincia di Caserta sarebbe stata colpita da una interdittiva antimafia. La stessa interdittiva antimafia che ha bloccato l’offerta di gestione dell’Eavbus presentata dalla Clp. L’«informativa ostativa antimafia» della prefettura di Napoli blocca di fatto la trattativa per rilevare il servizio di trasporto su gomma della Eav, l’holding regionale del trasporto in crisi di liquidità.Ora ci si chiede, se questa interdittiva impedisce agli Esposito e al Cip di diventare titolare del servizio a Napoli, perchè deve continuare a esserlo a Caserta?

Lo scorso sabato si era tenuta un’asta, tecnicamente «gara a rilancio in presenza», alla quale avevano preso parte, tra gli altri, Clp e il consorzio pubblico Rtp, composto da Eav Holding, Air e Ctp. L’offerta migliore era proprio quella presentata da Clp, pari a 1 milione e 80 mila euro, che però, non prevedeva di farsi carico del trattamento di fine rapporto dei dipendenti della società. Oggi, il giudice Aldo Cennicola, al termine di una riunione con la curatela fallimentare, composta da Sergio Sciarelli, Astolfo Di Amato e Maurizio Siciliani, ha deciso di non procedere all’assegnazione. E proprio oggi scade il contratto del fitto del ramo d’azienda affidato a Eav Holding.  In virtù di un provvedimento dell’Assessorato regionale ai Trasporti, il servizio sarà garantito fino a ottobre. La curatela, al momento, sta valutando se indire una nuova gara per il fitto di Eavbus o per la sua vendita. Intanto sulla crisi Eav arriva una comunicazione al ministero dei parlamentari Pd Leonardo Impegno, Massimo Paolucci e Giorgio Piccolo. Impegno, Paolucci e Piccolo ricordano che «il tavolo tecnico sta esaminando il piano di rientro predisposto e presentato per il Gruppo Eav dal commissario ad acta Pietro Voci. Il Gruppo Eav, che oggi è sicuramente una delle principali aziende del nostro Paese nel trasporto pubblico su ferro dopo la fusione tra Sepsa, Circumvesuviana e Metrocampania Nordest – si legge nel testo rivolto ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni e al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro – ha bisogno urgentemente che questo piano sia sottoscritto e approvato e che si possa darne immediatamente attuazione».
Già nel corso «della prima visita del ministro in Campania», sottolineano i parlamentari, «è emerso con sufficiente chiarezza come gli investimenti che la Regione ha realizzato e deve completare nel trasporto pubblico su ferro vedono il gruppo Eav come società strategica». «Iniziative come il completamento dell’anello della metropolitana da Piscinola a Capodichino, i completamenti della ex Circumflegrea e Cumana, gli interventi previsti sulla Vesuviana, i programmi di acquisto del materiale rotabile – continuano – sono attività di grande valore economico ed essenziali per una Regione come la Campania». «È chiaro che senza un’azienda, che ha definito puntualmente la propria prospettiva finanziaria ed economica e che nel rapporto con i lavoratori garantisce i trattamenti economici e stipendiali – affermano – non sarà possibile per la Regione Campania completare un programma strategico di investimenti ormai avviato da tanto tempo». Si tratta «di lavoratori con un altissimo livello di professionalità e competenze e che nonostante la situazione di precarietà di questi ultimi periodi hanno continuato ad assicurare i servizi». L’auspicio degli esponenti del Pd è che non ci siano «ritardi tecnici» che possano determinano un allungamento dei tempi «della sottoscrizione del piano di rientro con conseguenze facilmente immaginabili per la Società» e chiedono di poter conoscere i tempi per la «messa a disposizione delle risorse finanziarie», provenienti dal Fondo di Azione e Coesione e all’esame del Parlamento».

LE REAZIONI ALLA DECISIONE DEL GIUDICE – Intanto la Cgil Campania si dice allo stesso tempo soddisfatta e preoccupata dalla decisione del tribunale fallimentare sull’Eavbus. «Potremmo esprimere soddisfazione, considerando che siamo riusciti a sventare la vendita di un’azienda pubblica ad un privato. Tuttavia, la notizia dell’informativa ostativa antimafia rappresenta per noi un elemento di grande preoccupazione, perché conferma i timori che, più volte ed in diverse sedi, abbiamo paventato in merito a questa vicenda». E non solo, in una nota il segretario generale della Cgil regionale, Franco Tavella, oltre a ribadire i timori per il mantenimento dei livelli occupazionali di Eav punta il dito sui servizi al pubblico offerti da Clp: «Ci poniamo poi una semplice domanda – dichiara il segretario generale – Clp è la stessa azienda che gestisce il servizio pubblico a Caserta: come è possibile che ciò che vale per Eavbus a Napoli non valga per il trasporto pubblico di Caserta? Dopo l’epilogo di questa triste vicenda – conclude Tavella – è ancora più urgente intraprendere tutte le iniziative possibili affinché le aziende pubbliche restino tali e si eviti una stagione di privatizzazione ‘selvaggia’ a volte sostenuta dallo stesso assessore al ramo, Vetrella, al quale ribadiamo, oggi a maggior ragione, la nostra richiesta di dimissioni».

I VERDI: «PASTICCIO VETRELLA-POLESE» – «Siamo al teatro dell’assurdo. Come è possibile – dichiara il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – che Clp non può gestire l’Eavbus a Napoli e invece ha l’affidamento dello stesso servizio a Caserta? A questo punto a Clp deve essere revocato anche la gestione del trasporto pubblico nel casertano. Il nostro sospetto è che questo sia l’ennesimo pasticcio giuridico-politico in cui si sono infilati il duo Vetrella-Polese i quali dovrebbero prendere atto del loro ennesimo fallimento e dimettersi seduta stante».

LUCCI (CISL) – «L’affidamento della gestione del servizio di trasporto pubblico a Eav Holding è positiva e supera il caos dei giorni scorsi – hanno dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale Cisl Campania e Giuseppe Esposito, Segretario Fit Cisl Campania. «Sarebbe bastato che Regione e curatela verificasse, come da noi sollecitato, prima e per tempo quello che ora emerge attraverso l’informativa ostativa antimafia del prefetto di Napoli per evitare il caos nei trasporti nei giorni scorsi. L’affidamento alla Eav sia più lungo dei tre mesi previsti, così da favorire la strutturazione di un piano industriale quanto più adeguato alla fornitura di un servizio essenziale e delicato, qual è il trasporto pubblico, e si accompagni con opportuni investimenti per riattivare tutti i 520 mezzi del parco autobus. Questo, infatti, oltre a rispondere a una esigenza di qualità e di continuità del servizio, porterebbe per forza di cose maggiori incassi per via di un numero più alto di possibili utenti».

Guarda anche

TEANO – Appalti e corruzione nella sanità, Bove resta ai domiciliari

TEANO – Non cambia la misura cautelare imposta all’imprenditore teanese. Anche dopo l’interrogatorio di garanzia …