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Caserta – Calcio, la grave sconfitta della Casertana “peggiorata” dalle vittorie di Sorrento e Paganese

Caserta (di Alfredo Stella) – Brutta e inopinata sconfitta quella subita ieri in Sardegna dagli uomini di Cangelosi. Un avversario scorbutico l’Atletico Uri che, nonostante fosse rimasto in 10 per tutta la ripresa e all’attivo la peggior difesa del torneo, è riuscito con le ‘buone’ ma soprattutto con le cattive a mettere lo stop ad una Casertana scesa al ‘Ninetto Martinez’ ben determinata a raccogliere l’intera posta in palio ed inanellare l’ottava vittoria di fila. E invece ha dovuto fare un mesto ritorno all’ombra della Reggia meditando su quanto accaduto sul prato sassarese. Ben inteso: i rossoblù la partita l’hanno giocata come al solito, con repentini cambi di gioco e una pressione costante relegando i padroni di casa per buona parte della gara nella propria metà campo. Ma non è bastato. Il jolly della ‘domenica’ pescato da Aloia nella metà del primo tempo con un tiro da quasi metà campo, complice anche e soprattutto l’eccessiva avanzata del portiere casertano, Prisco, non è stato rimontato. Fatto sta che i 3 punti persi al cospetto di un avversario mediocre, potrebbero costare caro nell’ottica primo posto. Anche e soprattutto al netto delle vittorie di oggi di Sorrento e Paganese contro Sarrabus e Cassino che hanno ricacciato la Casertana a 6 punti di distacco a sole 5 giornate dal termine della fase regolare. Una partita sfortunata, insomma, anche per il palo centrato da Liurni ad una manciata di secondi dal fischio dal termine dei primi 45 minuti e le tante occasioni sprecate. “Oggi è andata male – ha sottolineato il tecnico Cangelosi al termine della gara – Non siamo riusciti a concretizzare quanto creato. In campo si è vista soltanto una squadra che ha provato a giocare a calcio. Il resto non era calcio. Giocare con squadre come questa che impostano la gara sul fallo sistematico e solo un calcio fisico e nulla più non è facile. Chiaro che – ha aggiunto – ognuno mette in campo le armi di cui dispone ed oggi è andata bene a loro. Però io intendo il calcio in un altro modo, perché la gente che viene allo stadio non può vedere uno spettacolo del genere, fatto sostanzialmente di entrate maschie e di palla buttata che niente hanno a che vedere con questo gioco”. Ovvio che i potenziali tecnici a confronto erano ben differenti, ma tant’è. “Il campionato non finisce certo oggi – ha poi aggiunto – Restano cinque partite e proveremo fare il meglio possibile. Poi vedremo gli altri cosa faranno. Sicuramente ci sono cinque partite importanti, anche gli altri avranno partite difficile. Lo stesso Sorrento dovrà venire ad Uri, quindi non vedo perché il campionato sia finito oggi”. E proprio il Sorrento dell’ex tecnico Vincenzo Maiuri sarà di scena giovedì pomeriggio allo Stadio Pinto di Caserta. Sarà l’ultimo treno possibile su cui salire al volo per poter puntare almeno alla seconda posizione che permetterebbe di giocare in casa le gare play off. Battere i peninsulari significherebbe accorciare a 3 punti lo svantaggio proprio sui rossoneri e continuare lo sforzo nelle altre 4 gare che restano. Pubblico a raccolta dunque, per spingere i ragazzi del presidente D’Agostino nell’ennesima finale che resta, dopo un arrembante girone di ritorno.

 

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