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Maddaloni – Spaccio di droga itinerante: ecco tutti i nomi

Maddaloni – Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Maddaloni hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di santa Maria Capua Vetere con la quale, su richiesta di questa Procura, è stata applicata la misura cautelare  della  custodia cautelare della custodia in carcere nei confronti di sei indagati e quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di tre indagati. E’ stato contestualmente effettuato il sequestro preventivo dei beni degli indagati.
Sono stati arrestati Giuseppe Antelli 55 anni di Maddaloni, Antonio D’Albenzio 35 anni via Pardo di Maddaloni, Giuseppe Dogali 36 anni via Massimo Maddaloni, Salvatore Farina 27 anni via della Pescara Maddaloni, Gagliardi Orazio 28enne via Feudo Maddaloni, Angelo Lettieri 30enne via delle Vigne Maddaloni.
Obbligo di firma per Antonio Cesarano 34 anni via Starzalunga Maddaloni,  Diana Renzi 38enne via Laviano Caserta, Claudio De Lucia 55 anni via Diana Santa Maria a Vico.
Ai predetti, da ritenersi non colpevoli fino alla sentenza irrevocabile di condanna, sono stati contestati i delitti di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish, marijuana e crack, commessi nei Comuni di Maddaloni , Santa Maria a Vico e Caserta. L’indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica e svolta dai citati militari del!’Arma da febbraio a novembre 2021, attraverso servizi di  osservazione  e  controllo,  intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di accertare l’esistenza di un gruppo di persone che, in proprio, aveva avviato una intensa attività di spaccio. Lo stupefacente era acquistato nell’hinterland napoletano e, come emerso dalle indagini, ai clienti abituali era praticato uno sconto. Nelle  conversazioni  intercettate  la merce  era chiamato  con termini  convenzionali,   “borsa”, ”chiave”, ”fotocopia”, “benzina”, “macchina grande”, “macchina piccola”. Il sodalizio disponeva di un numero elevato di telefoni cellulari e di molteplici schede telefoniche intestate, per lo più, a cittadini extracomunitari. Per comunicare tra loro utilizzavano per lo più app messaggistiche  istantanee quali whatsapp e telegram. Era prevista anche la possibilità di ricevere lo stupefacente direttamente a casa. Per la consegna a domicilio era stato stabilito il sovrapprezzo di 5 €. Nel corso dell’intera attività sono stati accertati 550 episodi di spaccio.

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