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Caserta – Casertana: il miracolo di Cangelosi

Caserta (di Alfredo Stella) – Un 3-0 che non ammette repliche. E con quella di ieri contro la Vis Artena sono 6 le vittorie di fila dei rossoblù che continuano, inesorabili, la propria marcia di avvicinamento alle due postazioni che la precedono. Cinque i punti che la separano dalla capolista Paganese, tornata da un pareggio nel big match di Sorrento, che ora dista solo 3 punti dai Falchetti. Insomma la corsa è aperta, eccome. Anche se con la solita onestà intellettuale che lo contraddistingue, Vincenzo Cangelosi predica calma: “Non abbiamo fatto ancora nulla. Abbiamo soltanto accorciato le distanze, ma siamo ancora al terzo posto. C’è ancora tanta strada da fare”. Certo, la strada è ancora lunga, soprattutto per chi è costretto a correre e non lasciarsi inghiottire da un gruppo che sembra proprio non voler mollare. Ma in cuor suo Cangelosi sa bene che, da quando è giunto all’ombra della Reggia, il miracolo c’è stato. Ha ereditato una squadra allo sbando, dopo due esoneri di allenatori che, diciamolo apertamente, non ci avevano capito molto. Lui invece, con calma serafica ha saputo in primis ridare fiducia e serenità agli uomini a disposizione, per poi inculcare i suoi dettami di gioco. Oggi la Casertana vola col vento in poppa pronta ad affrontare con determinazione le prossime gare del torneo. Anche domenica, contro una squadra scorbutica come la Vis Artena, è scesa in campo consapevole di dover fare quanto è nelle proprie corde. E non c’è stato scampo per i laziali, che hanno solo potuto mostrare i denti compiendo una pletora di falli davanti ad un’arrestabile Casertana. Cangelosi è comunque apparso soddisfatto: “Sono contento per la gara di oggi – ha detto – soprattutto del primo tempo. La squadra ha fatto ciò che avevamo preparato in settimana. Ho cambiato un paio di calciatori perché mi servivano per attaccare diversamente la Vis Artena visto che era una squadra molto chiusa. Avevamo bisogno di un palleggiatore in più a centrocampo e di uno più offensivo. E’ facile fare questo perché ho a disposizione un gruppo di ragazzi che, oltre ad avere qualità tecniche, si sono sempre messi a disposizione”. La squadra risponde alle sue sollecitazioni, e non solo tatticamente. Sta crescendo anche dal punto di vista atletico: “Avevo detto all’inizio che ci volevano almeno tre mesi per vedere un ritmo costante durante la gara. Ora sono passati due mesi e mezzo e per il lavoro che stiamo riuscendo a fare, si stanno vedendo i primi risultati”. Un raggiante e redivivo Turchetta, vicino all’addio solo tre mesi fa, autore di una reta da antologia con un pensiero altrove: “Dedico questo gol e questa vittoria Mario – ha esordito – un nostro tifoso che sta vivendo un momento difficile. Tutti noi siamo in stretto contatto con lui. Ci ha trasmesso tanto, a me personalmente ha fatto capire ancora di più cosa voglia dire lottare e cosa significhi quel fuoco dentro per la Casertana”. Poi ha dato uno sguardo al recente passato con un pizzico di saggezza: “Quando tocchi il fondo, devi essere bravo a ripartire. L’abbiamo fatto. Ora ci aspettano due partite difficilissime. Siamo stati bravi in questi mesi del nuovo anno a non sederci mai, dobbiamo continuare così. Stiamo facendo ciò che avremmo dovuto fare cinque mesi. Ma è anche vero che se non fossimo passati attraverso quei mesi oggi non saremmo qui”. E domenica si viola in Sardegna, per un match, guarda caso, da vincere a tutti i costi. Marco Nappi e la sua Arzachena sono avvertiti.

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