Santa Maria Capua Vetere (Maria Giovanna Pellegrino) – Traffico di droga dei Bellaggiò all’ombra dei clan: il Pm Anna Maria Lucchetta della Dda di Napoli chiude l’inchiesta con la richiesta di 58 rinvii a giudizio. L’udienza preliminare è stata già fissata dal gip Maria Vittoria Foschini del tribunale di Napoli per il prossimo 26 settembre. Ancora latitante il boss Raffaele Piscitelli detto ‘o cervinese che sfuggì all’arresto della scorsa primavera ed è ancora uccel di bosco. L’inchiesta è relativa agli arresti che furono fatti lo scorso mese di aprile tra Santa Maria Capua Vetere, Castel Morrone, San Felice a Cancello e Pignataro Maggiore per sgominare una vera e propria organizzazione criminale dedita allo spaccio di cocaina e hashish in diverse zone della provincia di Caserta fino ad arrivare nel frusinate e con ramificazioni nelle Marche. I nuovi gruppi emergenti di santa Maria Capua Vetere hanno coinvolto per i loro loschi traffici i loro amici dei gruppi camorristici della periferia Nord di Napoli, tra Scampia e Secondigliano. A Santa Maria Capua Vetere la leadership era nelle mani di Giuseppe Pimpinella e della sua compagna Manola De Gaudio. I due hanno tentato di trapiantare a Santa Maria Capua Vetere lo stesso sistema di spaccio di Scampia ma senza riuscirvi. Lo stesso Pimpinella nel mese di aprile del 2011 fu il bersaglio di un agguato in pieno centro a Santa Maria Capua Vetere. Minacce e avvertimenti che sono continuati nel tempo e che fecero scattare le indagini da parte degli inquirenti che cercavo un movente per tutti gli episodi delittuosi in cui Pimpinella era protagonista. Gli scontri erano dovuti al fatto che proprio Pimpinella era il capo del gruppo di spaccio sammaritano. Era Pimpinella a contattare direttamente i fornitori della droga che veniva poi ceduta agli altri appartenenti al clan. Dall’ordinanza si legge che Pimpinella si serviva come spacciatrice anche di Maria falcone cognata di Manola la quale utilizzava la sua abitazione come punto di spaccio dandosi da fare anche davanti ai figli. La donna una parte degli incassi la intascava una parte la restituiva all’organizzazione.. Nel corso del blitz per gli arresti vennero anche posto sotto sequestro beni mobili ed immobili per un valore di circa 6 milioni di euro. L’operazione antidroga fu condotta dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere con il coordinamento della Dda di Napoli e ha consentito di smantellare ben sette gruppi criminali formati in parte su base familiare all’interno dei quali un ruolo preponderante lo hanno avuto proprio le donne, due delle quali gestivano l’attività illecita e tutti si rifornivano dagli stessi narcos: usavano il canale del sud America e quello dell’Africa, via Spagna. Il gruppo attivo a Santa Maria Capua Vetere, con Giuseppe Pimpinella e Manola Del Gaudio, secondo gli inquirenti, è vicino al clan Amato già decimato con oltre 40 arresti lo scorso 25 marzo, mentre le due organizzazioni operanti a San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico, erano guidate da Raffaele Piscitelli, detto ”o’ cervinese”, e dall’ex convivente Clementina Barberino, vicini al clan Carfora. Gli altri due gruppi, operanti a Caserta, nel vicino comune di Castel Morrone e in parte dell’Agro-aversano, facevano capo al 44enne cittadino nigeriano Asika Uche e al 29enne Giuseppe Casapulla. I due sodalizi partenopei facevano capo agli arrestati Salvatore Napolitano e Salvatore Ciotola.La intercettazioni sono state il pilastro portante delle indagini avviate già più di due anni fa. Gli investigatori grazie anche all’ausilio di telecamere nascoste sono riusciti a filmare anche i vari momenti di spaccio in diverse località riuscendo anche a capire che le piazze erano protette da vedette che in caso di pericolo subito lanciavano l’allarme ai pusher alcuni dei quali albanesi. Intanto per il prossimo mese di settembre dinanzi al Gup dovranno comparire:
Giuseppe Pimpinella, 30 anni, di Santa Maria Capua Vetere, già detenuto; Giovanni Pimpinella, 27 anni di S. Maria CV detenuto, Giuseppe Sarnelli inteso come Trezeguet 27 anni di Santa Maria CV libero, Antonietta Contestabilre 53 anni di Santa Maria CV libera, Manola Del Gaudio, 35, di Santa Maria Cv; Maria Falcone, 31, di Santa Maria Cv, già detenuta; Vincenzo Palmieri, 31, di Santa Maria Cv; Maurizio Castaldo, 22, di Santa Maria Cv; Ermal Pepa, detto “Geri”, 33, albanese; Clementina Barbarino, 44, di San Felice a Cancello; Clemente Giuseppe Barbarino, 38, di San Felice; Angelo Barbarino, 40, di San Felice; Marco Barbarino, 33, di San Felice; Teresa Barbarino, 42, di San Felice; Carmine Affinita, 48, di San Felice; Attilio Martinisi, 26, di San Felice; Raffaele Rivetti, 44, di Santa Maria a Vico; Filippo Piscitelli, 43, di San Felice; Antonio Piscitelli, 28, di Santa Maria a Vico; Antonio Piscitelli, 19, di Santa Maria a Vico; Antonio Piscitelli, detto “Zannuto”, 47; Antonio Passariello, 34, di Cicciano (Napoli); Anna Bernardo, 38, di San Felice; Enzo Piscitelli, 20, detenuto; Maria Piscitelli, detta “Mariolina”, 50, di Acerra (Napoli); Mario Basilicato, 33, di Santa Maria a Vico; Giuseppe Costantino, 34, di Santa Maria a Vico; Angelo Costantino, 25, di Santa Maria a Vico; Giovanni Costantino, 30, di Santa Maria a Vico; Ben Othemen Hichem, detto “Michel” , 28, tunisino, residente a San Felice; Davide Pascarella, 31, di Santa Maria a Vico; Vincenzo Vigliotti, 31, di San Felice; Pietro Esposito, 27, di Cervino; Rosa Del Prete, 41, di San Felice; Pietro Dell’Aquila, 44, di Caserta; Pietro Setaro, 42, di Caserta; Silvano Rinna, 41, di Castro del Volsci (Frosinone), detenuto; Antonio Cappiello, 31, di Castel Morrone; Giuseppe Casapulla, 29, di Castel Morrone; Maria Luisa Caruso, 43, di Castel Morrone; Angela di Lorenzo, 22, di Castel Morrone; Giorgio Magliocca, 41, di Pignataro Maggiore; Luigi Berni, 40, di Castel Morrone; Salvatore Napolitano, 58, di Napoli; Maria Lentino, 41, di Napoli; Raffaele Lentino, 29, di Napoli; Vincenzo Viola, 48, di Pozzuoli; Roberto Guarino, 36, di Fusignano (Ra); Ferdinando Mauro, 25, di Napoli, detenuto; Salvatore Mauro, 24, di Napoli, Nazira Zhanganaeva detta Sara 25 anni del Kirghizistan ai domiciliari, Nicolino D’Addio 43 anni di Caserta detenuto, Francesco Lettieri 38 anni di San felice a Cancello, ed il latitante Raffaele Piscitelli ‘o cervinese.