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Pietramelara / Nola – IL CIPPO ABELLANO, CAIAZZA PRESENTA IL SUO ULTIMO LAVORO

Pietramelara / Nola – Nel 1745 in Avella reimpiegato come soglia di un portone fu recuperato un cippo di calcare alto quasi due metri recante la più lunga iscrizione osca sinora rinvenuta. Recuperato e trasportato nel seminario di Nola dove tuttora si trova iniziò subito il lavoro trascrizione ed di interpretazione durato sinora. Furono subito intesi alcuni termini come Ercole, sacello, termine, terreno, Avella, Nolal sicchè si ritenne che riguardasse un santuario di Ercole sito sul confine delle due città, ma per la complessità del testo solo nel 1953 uno studioso tedesco, il Vetter, ne tentò la trascrizione integrale, rivista poi dal Pulgram nel 1960.
Un nuovo tentativo fu fatto dalla Franchi dell’Orto nel 1988; nel 2000 il professore Adriano La Regina , Accademico dei Lincei  e  massimo studioso dei Sanniti,  compì una innovativa revisione interpretativa. Nel 2006 Domenico Caiazza pubblicò un lavoro preliminare dal titolo A proposito del Cippo Abellano, e poi dopo circa 15 anni ha dato alle stampe una nuova interpretazione. Il volume che tratta anche di magistrature e storia costituzionale del Sannio viene presentato nel museo archeologico di Nola con l’intervento di studiosi accademici e del Minister della Cultura. L’appuntamento è fissato per domani, 4 marzo 2023, alle ore 17e30 nel museo archeologico di Nola.

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