Ultim'ora

AVERSA – Estorsioni, Mastrominico lascia il carcere

Aversa (Maria Giovanna Pellegrino) – Arrestato per una tangente di 60mila euro che avrebbe chiesto insieme ad altri picciotti del clan dei casalesi, fazione Bidognetti, ritorna in libertà, nella serata di ieri, Gennaro Mastrominico. Il Riesame del tribunale di Napoli, dinanzi al quale era ricorso l’avvocato Giovanni Cantelli, difensore di Mastrominico, ha deciso di rispedirlo agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, essendosi affievolite le esigenze cautelari in carcere a carico dell’inquisito. Mastrominico venne arrestato lo scorso mese di giugno, insieme ad Antonio e Domenico Maccariello, fratelli del boss Raffaele ex affiliato della fazione Bidognetti,poi passato nel gruppo guidato direttamente dagli Schiavone. In manette finì  anche Paolo Corvino, l’autista personale ed il guardaspalle di Nicola Schiavone, figlio di Sandokan. Secondo il pilastro accusatorio i quattro emissari in diverse occasioni avrebbero chiesto il pizzo ai titolari di un’azienda parafarmaceutica di Gricignano d’Aversa gestita da Alfonso Schiavone e Caterino. I quattro noti personaggi sono stati incastrati da una cimice piazzata nell’auto di una delle vittime estorte.  Il pizzo era suddiviso in tre rate da versare in occasione delle festività di Natale, Pasqua e Ferragosto. L’ultima estorsione, da 20mila euro, è stata messa a segno lo scorso Natale. La richiesta estorsiva è stata poi reiterata in occasione della scorsa Pasqua. La tangente però non è stata incassata in quanto da alcune confidenze raccolte e da alcune intercettazioni telefoniche già in corso per altri servizi d’indagini, gli investigatori dell’Arma dei carabinieri di Aversa, avevano capito che i titolari del deposito parafarmaci era sotto il ricatto del clan. All’uomo all’interno della vettura di una delle due vittime venne posizionata una cimice e dall’intercettazione ambientale gli inquirenti riuscirono a risalire agli estorsori. In caserma vennero poi convocati i due titolari che inizialmente negarono tutto poi quando fu fatta ascoltare loro la conversazione intercettata non poterono che ammettere i fatti.  I quattro indagati vennero fermati a seguito di un decreto firmato dal pm Antonello Ardituro per urgenza poi trasformato in ordinanza di custodia cautelare

Guarda anche

Aversa – Comunali, Matacena è sindaco. Trionfa l’uomo di Zannini

Aversa – Alla fine, il candidato sostenuto da Zannini ha trionfato. Francesco Matacena è il …