PIETRAMELARA – UFFICIO TECNICO, CAMPIONE DEL MONDO DI “EDILIZIA CREATIVA”

PIETRAMELARA – L’ufficio tecnico di Pietramelara non merita solo il premio di produzione (per il quale i validi dipendenti hanno già incassato un congruo acconto) ma sicuramente merita anche il titolo mondiale di “edilizia creativa”. E’ stato capace, infatti, di rilasciare – qualche tempo fa – un permesso a costruire per realizzare “un terrazzino completamente interrato sul lato est ed ovest del fabbricato della dimensione di m.4 x m. 5,10″.

Eppure il vocabolario Treccani non lascia spazio ad alcun dubbio: “terrazzino s. m. [diminutivo di terrazzo].  Piccolo terrazzo che aggetta dal muro di un edificio, riparato anteriormente e ai lati da un parapetto di muratura o di metallo. È sinonimo di balcone; altri sinonimi., d’uso regionale, sono loggetta o poggiolo”.

A Pietramelara, invece, qualche tecnico è riuscito a presentare un progetto per un “terrazzino completamente interrato”. Roba da non credere. Non solo, l’ufficio tecnico ha certificato – rilasciando autorizzazione – che l’idea è “buona” e “si può fare”. Ecco un esempio di “edilizia creativa”.

Se non bastasse questo per posizionarsi al primo posto della classifica mondiale di “edilizia creativa” ecco che si può tenere conto di un altro capolavoro: ordinare la demolizione senza ordinare lo sgombero degli inquilini. Inquilini di cui nella stessa ordinanza l’ufficio tecnico prende visione e coscienza. Quindi perché – come prevede la legge – non ordinare anche lo sgombero delle case che dovranno essere abbattute?

Forse perché è tutto un gioco?

Forse perché  si segue una linea strategica ben precisa?

Oppure, forse, perché la speranza è che quando vedranno i primi calcinacci cadere gli inquilini scapperanno da soli?

Già ci sarebbero forti dubbi sulla legittimità e congruità della sanzione solo demolitoria applicata ad una lottizzazione, ritenuta, abusiva (è come se ad uno che viaggia ubriaco in autostrada le forze dell’ordine elevano multa per divieto di sosta).

Ma le “meraviglie” dell’ufficio tecnico comunale vanno oltre, fino ad arrivare all’assessore ai lavori pubblici Antimo De Cesare – dal quale (proprio perché assessore ai lavori pubblici) dipende il settore tecnico municipale) che è cugino del tecnico che ha progettato alcune delle più importanti e costose opere che il municipio sta tentando di realizzare. Eppure la norma afferma chiaramente incompatibilità fino al quarto grado di parentela.

Ma si sa, spesso il successo crea problemi; forse, per questo, nonostante il titolo mondiale di “edilizia creativa”, nelle stanze dell’ufficio tecnico comunale l’aria starebbe diventando sempre più “calda”. Probabilmente anche a causa di alcune “ripetute visite” che certamente non contribuiscono alla distensione.