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SAN TAMMARO – Omicio Katia Tondi, il marito Emilio affida la sua verità a “La Vita in Diretta”. In Questura familiari sotto pressione

San Tammaro (Maria Giovanna Pellegrino) – Omicidio Katia Tondi: interrogatori a raffica da stamani in questura per strappare anche il particolare più insignificante per i testimoni ma che potrebbe rivelarsi fondamentale per gli inquirenti. Intanto il pm blinda le indagini segretando tutti gli atti, anche gli interrogatori che sono ancora in corso presso la Questura di Caserta. Pressione si sta facendo proprio all’interno del nucleo familiare. L’intera famiglia Lavoretano e quella di Katia ancora sotto torchio.

Intanto fra poche ore andrà in onda, su “La vita in diretta” l’intervista ad Emilio Lavoretano che, accompagnato dal suo legale di fiducia, esporrà la sua verisione dei fatti.

In Questura il lavoro degli inquirenti è senza soste; a raffica vengono sentiti e poi risentiti non solo Emilio ma anche il padre Giovanni la mamma Assunta Bracciale i genitori di Katia e alcuni amici stretti. Nessuno è indagato fino a questo momento.  I Sit per sentire tutti i familiari come persone informate sui fatti e anche altri conoscenti, quelli più vicini alla giovane Katia,  dovrebbero servire agli investigatori e al pm a ricostruire con esattezza millimetrica tutti gli spostamenti di ciascuno di loro per escluderli dalla scena del delitto o per collocarveli. Stamani presso la questura sono arrivati non solo Emilio insieme al padre e alla madre ma anche i suoceri il cognato e alcuni vicini di casa. Già sapevano degli interrogatori dal giorno del funerale di Katia forse non immaginavano che i vari Sit si sarebbero protratti così a lungo.  Infatti da stamani Emilio Lavoretano è ancora trattenuto negli uffici sebbene sia stato già più di una volta sentito. Non è da escludere che gli inquirenti vogliano risentire nuovamente la sua versione dei fatti all’esito di tutti gli altri interrogatori per poter confrontare tempi e testimonianze. Gli inquirenti insomma stanno facendo pressing su tutti i conoscenti poiché le modalità dell’omicidio lasciano supporre che Katia sia stata strangolata da una persona che conosceva e di cui si probabilmente si fidava. Dal giorno del delitto, avvenuto sabato scorso tra le 19.05 e le 19.57, nel lasso di tempo in cui Emilio è uscito per fare delle commissioni,  polizia scientifica dovrebbe anche aver avuto l’esito delle impronte digitali repertate in camera da letto su alcune buste e bigliettini di parenti che i coniugi tenevano conservati come ricordo del loro matrimonio. Le buste erano state lasciate aperte a terra e svuotate dal killer come se all’interno vi avesse cercato qualcosa. Per gli esiti dell’autopsia i periti hanno chiesto un po’ di tempo per effettuare tutte le analisi chimiche necessarie sui campioni che hanno prelevato. Il marito di Katia invece si sta dimostrando molto disponibile a fornire qualsiasi tipo di chiarimento agli inquirenti per arrivare alla verità e poter scoprire  il killer che uccidendo la moglie ha distrutto anche la sua vita. Non si è sottratto ad alcun confronto anche per il giorno dei funerali di sua moglie rischiando di non arrivare in chiesa.

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