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Mondragone – Brogli elettori per favorire Zannini: respinta la richiesta di abbreviato

Mondragone – Nuova udienza, presso la prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere del processo a carico del presidente di seggio e tre scrutatrici della sezione numero 22 di Mondragone alle Regionali 2015. Le imputate sono Rachele Miraglia (difesa dagli avvocati Marta Ceraldi e Nicola Ucciero), Michela Di Maio, Maddalena Marano (difese dagli avvocati Edmondo Caterino e Giovanni Lavanga) e Vincenza Marino (difesa dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo). I giudici hanno rigettato la richiesta di rito abbreviato condizionato avanzata dalla difesa di Vincenza Marino. Il processo riguarda i presunti brogli elettorali che avrebbero favorito il consigliere regionale Giovanni Zannini che non è indagato nella vicenda. Alla prossima udienza, fissata a fine marzo, sarà ascoltata la parte offesa, Filomena Letizia, prima dei non eletti della lista Centro democratico alle Regionali 2015, dal cui ricorso al Tar Campania è nata l’indagine sui brogli elettorali. I carabinieri di Mondragone per effettuare le indagini partirono da un ricorso amministrativo presentato dalla candidata Filomena Letizia in competizione alle elezioni regionali 2015 con Giovanni Zannini nella lista «Centro Democratico». Zannini fu eletto ma la Letizia ha sempre sostenuto che il seggio spettasse a lei e per questo fece ricorso. Nel processo lei si è costituita parte civile. Durante i controlli delle schede, emerse però il sospetto che alcune schede elettorali scrutinate fossero state contraffatte. Di qui l’accusa di concorso nella falsificazione di schede elettorali per le componenti del seggio.

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