San Marco Evangelista / Caivano / Caserta – Il pm Chiara Esposito invoca una pena di 23 annidi reclusione nei confronti di Gabriel Ippolito, 22enne di Caivano, accusato dell’omicidio di Gennaro Leone, 18enne di San Marco Evangelista, ucciso da una coltellata alla coscia nell’agosto del 2021 in via Vico a Caserta. La giornata in aula si è aperta con il fratello di Gabriel che, chiamato a testimoniare, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Quindi la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Roberto Donatiello, ha dichiarato chiusa l’istruttoria dibattimentale e dato la parola alla pubblica accusa. Il pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere, a margine della sua requisitoria nel corso della quale ha ripercorso la sequenza che culminò con il delitto di Gennaro, ha chiesto la concessione delle attenuanti generiche in misura equivalente all’aggravante contestata dei futili e abietti motivi, anche in considerazione dell’atteggiamento collaborativo da parte di Gabriel sia durante la fase delle indagini sia nel corso del dibattimento svolto in Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell’udienza hanno discusso anche gli avvocati delle parti civili: gli avvocati Alfredo Plini ed Alberto Tartaglione, per i familiari di Gennaro, Carolina Mannato, per il Comune di Caserta, ed il legale della Fondazione Polis. Mercoledì 11 gennaio toccherà ai difensori di Gabriel, gli avvocati Angelo Raucci e Michela Ponticelli. Poi sarà sentenza. Gennaro Leone, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venne accoltellato ad una gamba (gli fu recisa l’arteria femorale) da Gabriel Ippolito durante una lite per futili motivi. Dopo l’accoltellamento Gennaro rimase a terra, in via Vico, nel cuore di Caserta, venendo soccorso prima da alcuni passanti, poi la corsa in ospedale dove, purtroppo, il suo cuore smise di battere qualche ora più tardi.
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