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PIETRAVAIRANO – Cave, il comitato cita in giudizio Moccia per i danni che sta arrecando alla comunità

PIETRAVAIRANO – “Protestare, manifestare il proprio motivato e non pretestuoso dissenso, in difesa del proprio territorio,  per noi cittadini  è un atto che si rende  necessario e legittimo  quando le istituzioni e gli “enti preposti” non mostrano alcun interesse né tantomeno assolvono alla responsabilità che i cittadini hanno in  loro riposto. Quando ad esempio un intervento  invasivo e  illecito come quello di cave  e di un cementificio è  in netto contrasto con la natura del territorio a vocazione agricola ed è  deturpante per il paesaggio storico e per l’ambiente, in quanto in una zona incontaminata, a rischio idrogeologico molto elevato (R 4), corridoio naturalistico tra le aree SIC Monte Maggiore-Cesina e Volturno, i Parchi Regionali Roccamonfina e del Matese e i bacini  idrominerali di Riardo e Pratella, vuol dire arrecare al territorio un danno irreversibile!  L’uso poco appropriato delle risorse ambientali, attraverso la speculazione edilizia ed attività produttive poco compatibili con i contesti locali, interrompe l’ equilibrato rapporto tra l’uomo e la natura, stravolgendo completamente i tratti ed i simboli  della propria identità culturale oltre che quella ambientale e paesaggistica. Allo stesso modo un eventuale insediamento di cave e cementificio a Pietravairano significherebbe infliggere un pesante colpo di mano al suolo, alle falde acquifere e all’aria di uno dei più fertili territori dell’Alto Casertano compromettendone  per sempre  il suo sviluppo futuro.  Promuovere lo “sviluppo sostenibile”, che tanto sta propagandando l’attuale Ministro dell’ambiente,  significa estendere la nostra attenzione dal futuro “immediato”   al futuro “lontano”, prevedendo in linea di massima le conseguenze e gli effetti cumulativi delle scelte attuali come quella “scellerata” di dare il “via libera”  a  cave e cementificio. In un paese di poco più di 3000 abitanti, come Pietravairano, si andrebbero ad “azzerare” circa 300 Ha di terreno agricolo, oltre che a devastare colline boscate e verdeggianti che  rappresentano una considerevole valenza ambientale dal punto di vista faunistico, floristico ed estetico essendo  la “cornice” naturale del nostro bel “paese- presepe” e il suo polmone verde che vuole continuare a far respirare “aria pulita”. Ciò che i pietravairanesi vogliono e  che  ribadiscono a chi non vuole ascoltare  è uno  sviluppo economico  che riesca  a soddisfare le esigenze della generazione attuale senza compromettere le opportunità di sviluppo delle generazioni future. L’insediamento di cave e cementificio andrebbe ad alterare, nei relativi processi produttivi, non solo l’acqua e  il suolo ma soprattutto l’aria, andando ad azzerare quel ricco patrimonio che appartiene alla loro storia.  Per tutta risposta, essi continueranno a rispedire al mittente  tutte le “improprie” richieste di incontri ricevute dal Sindaco, nonché i ricorsi “aggiuntivi” della Moccia S.p.a. con il loro assurdo risarcimento danni!  Anzi, stanchi ed infastiditi abbastanza da questa “assurda storia”, visto che la legge lo prevede, saranno loro a chiedere il risarcimento per i danni morali e materiali che stanno subendo”. Lo afferma Maria Acquaro, presidente del comitato Civico Cittadino che si oppone all’arrivo delle cave e del cementificio.

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