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Piedimonte Matese – Scuola Ventriglia, la preside scrive al comune: troppe cose non a norma. Intervenire subito

Piedimonte Matese – Nei giorni scorsi Maddalena Di Cerbo, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “N. Ventriglia”, ha inviato in municipio una lunga nota nella quale indica le urgenze sulle quale intervenire per garantire maggiore sicurezza agli alunni e al personale tutto. Secondo la dirigente serve intervenire per:

  • adeguare il parapetto metallico del vano scala interno, avente traversi verticali troppo distanti (circa 15 cm l’uno dall’altro);
    verificare il funzionamento delle porte di emergenza, in particolare adeguare la funzionalità delle porte di emergenza con apertura a spinta che danno sulla scala metallica esterna, in quanto strusciano sulla pavimentazione e si aprono solo se viene spinta l’anta principale;
  • potenziare l’impianto di illuminazione artificiale, non sempre idoneo a integrare l’illuminazione naturale; si suggerisce di installare lampade del tipo LED
    sostituire le lampade dell’illuminazione artificiale non funzionanti
  • installare un allarme antincendio che funzioni in assenza di energia elettrica
  • segnalare con opportuna cartellonistica la presenza di un cavo di rete all’ingresso del parcheggio; si richiede anche la verifica e la comunicazione della natura della rete di cui detto cavo fa parte
  • installare a tutti i balconi e alle finestre le grate di protezione anticaduta, come fatto per alcuni casi
  • adeguare la scala metallica esterna e la rampa in vari punti arrugginite
  • pulire la piccola corte interna
  • eliminare il dislivello, seppur di lieve entità, all’ingresso dal lato cortile
  • installare la segnaletica, verticale e orizzontale, per l’indicazione del punto di raccolta esterno
  • adeguare la larghezza delle porte, tutte inferiori a 120 cm (ai sensi del Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”)
  • sostituire le pedate danneggiate, in lastre di pietra dura, delle scale interne
  • adeguare le aperture delle porte che restringono la larghezza utile dei corridoi (ai sensi del Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”)
  • installare tende di protezione dalla luce solare, arredi e suppellettili con classe di resistenza al fuoco
  • eliminare il dislivello tra la soglia della porta-finestra e il pavimento, presente in varie aule
  • fissare alle pareti gli armadietti e le scaffalature
  • rimuovere il tabellone con canestro ubicato all’esterno, inutilizzabile poiché fatiscente
  • sostituire i lavabo ed i vasi dei servizi igienici per gli alunni di scuola dell’infanzia, di dimensioni non idonee per l’utenza
  • installare nei bagni delle porte che si possano chiudere dall’interno, ma che si possano aprire verso l’esterno e sollevate dal pavimento (ai sensi del Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975)
  • arredare  in  modo  idoneo  il  bagno  per  utenti  diversamente  abili,  anche  per  la  mancanza dell’allarme e per il miscelatore danneggiato
  • proteggere in modo opportuno gli elementi radianti dell’impianto di riscaldamento, al fine di attutire eventuali urti fortuiti almeno per gli alunni di scuola dell’infanzia
  • effettuare le opere necessarie per ottenere il CPI
  • effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)

Scuola dell’Infanzia “Giovanni XXIII”, via Paterno

  • eseguire le lavorazioni necessarie per adeguare e rendere agibili i bagni interdetti ed il porticato sottostante
  • individuare e rimuovere la causa della caduta dell’intonaco dall’intradosso del solaio di copertura del locale ex-mensa e successivamente ripristinare l’intonaco e la pitturazione
  • dotare la scuola di una seconda uscita di emergenza, con apertura a spinta nel verso dell’esodo e diretta verso l’area esterna
  • dotare le sezioni di scuola dell’infanzia di uscita di emergenza con apertura a spinta nel verso dell’esodo con accesso diretto all’esterno, al fine di garantire un rapido esodo in caso di emergenza
  • sostituire la lampada dell’illuminazione di emergenza non funzionante nel corridoio
  • installare gli estintori a parete, ad un’altezza tale da consentirne un rapido utilizzo
  • installare un allarme antincendio che funzioni in assenza di energia elettrica
  • ripristinare gli intonaci ed i cornicioni esterni, in vari punti lesionati e staccati
  • installare il cartello su palina per l’indicazione del punto di raccolta esterno
  • installare una copertura di protezione della rampa per utenti diversamente abili
  • ripristinare la rampa per utenti diversamente abili che si presenta arrugginita
  • riparare le finestre non funzionanti nelle aule
  • sostituire nel bagno del personale la finestra con apertura verso l’interno dei locali e vetro non protetto con altra dotata di apertura a scorrimento e vetro infrangibile
  • adeguare le condizioni del piano seminterrato, le cui pareti sono oggetto di risalita di acqua dall’esterno
  • proteggere in modo opportuno le soglie in pietra delle finestre, realizzate in modo da sporgere dalle pareti
  • sostituite le porte vetuste realizzate in legno e con il vetro non infrangibile
  • sostituite la porta di una sezione, essendo del tipo a scorrimento
  • adeguare una porta di una sezione, in quanto una volta aperta occupa parte del corridoio ostacolando l’esodo in caso di emergenza
  • sostituire i finestroni nei bagni, posti a circa 2,5 metri dal pavimento, aventi telaio metallico in genere arrugginito e vetri non infrangibili; la maggioranza dei citati finestroni si aprono con difficoltà
  • fornire suppellettili per la didattica conformi alle norme di buona tecnica (UNI)
  • fornire tende di protezione dalla luce solare, arredi e suppellettili con classe di resistenza al fuoco
  • fissare alle pareti gli armadietti e le scaffalature
  • realizzare il collegamento elettrico dello scaldacqua secondo la regola dell’arte, al fine di evitare contatti occasionali con elementi in tensione
  • adeguare il numero minimo dei bagni secondo quanto prescritto dal Decreto del Ministero dei avori pubblici del 18 dicembre 1975 (3 bagni per ogni sezione di scuola dell’infanzia)
  • realizzare un bagno per utenti diversamente abili
  • adeguare il bagno per il personale, vetusto e privo della fornitura di acqua calda
  • potenziare l’illuminazione artificiale nei locali, installando altri corpi illuminanti preferibilmente del tipo LED
  • proteggere, ripristinando la canalina o in altro modo opportuno, il cavo dell’alimentazione elettrica fissato sulla parete esterna in corrispondenza dell’ingresso pedonale della scuola
  • effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)
  • Si segnala che la recinzione privata di confine con la pertinenza esterna scolastica, non è ben stabile e si chiede di provvedere ad ogni operazione necessaria per provvedere all’adeguamento.

Scuola dell’Infanzia “F. Visco”

  • effettuare  ogni  operazione  necessaria  per  rendere  agibile  l’accesso  pedonale  dalla  strada comunale
  • adeguare il cancello per l’unico accesso al lotto, non adeguatamente chiudibile e non ben sostenuto dai supporti
  • rimuovere i rami tagliati e depositati dagli operai nell’area esterna di pertinenza
  • trasmettere la certificazione di conformità delle giostre installate nell’area esterna di pertinenza; nell’impossibilità se ne chiede la rimozione
  • sostituire gli elementi danneggiati, in pietra dura, dei  gradini presenti nell’area esterna di pertinenza
  • spostare il naspo interno prossimo ad una uscita di emergenza, in quanto la cassetta è sporgente ed è realizzata con spigoli vivi
  • individuare  una  ditta  specializzata  per  verificare  il  funzionamento  dell’impianto  idrico antincendio e dell’allarme antincendio
  • adeguare il parapetto della rampa esterna per utenti diversamente abili, di altezza inferiore a 1 metro dal piano di calpestio
  • adeguare un’uscita di emergenza avente larghezza inferiore a 120 cm
  • dotare le sezioni di scuola dell’infanzia di uscita di emergenza con apertura a spinta nel verso dell’esodo con accesso diretto all’esterno, al fine di garantire un rapido esodo in caso di emergenza
  • adeguare la pavimentazione esterna, in vari punti sconnessa, provvedendo alla suddivisione dell’area pedonale da quella carrabile
  • Proteggere con opportuna recinzione il serbatoio esterno di riserva idrica antincendio
  • posizionare il cartello su palina indicante il punto di raccolta esterno; tale attività potrà essere concordata con il R.S.P.P. scolastico al fine di individuare esattamente le aree previste dal piano di emergenza ed evacuazione
  • ripristinare gli intonaci esterni ed i cornicioni, in parte alterati
  • fornire nuove e suppellettili per la didattica conformi alle norme di buona tecnica (UNI)
  • fornire tende di protezione dalla luce solare, arredi e suppellettili con classe di resistenza al fuoco
  • fissare gli armadietti alle pareti
  • installare le zanzariere alle finestre dei bagni
  • dotare il bagno per utenti diversamente abili, così come il relativo antibagno, di apertura a spinta nel verso dell’esodo
  • fornire attrezzature idonee per aprire le finestre alte nei bagni o adeguarne il metodo di apertura
  • adeguare il numero minimo dei bagni secondo quanto prescritto dal Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975 (3 bagni per ogni sezione di scuola dell’infanzia)
  • effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)

Scuola dell’Infanzia, via Cupa Carmine

  • relazionare in merito al funzionamento dell’impianto di filtraggio dell’aria centralizzato, in particolare circa la periodicità della manutenzione ed il tipo di pulizia da effettuare: tali impianti se non ben tenuti possono veicolare malattie infettive (p.e. legionella) e pertanto se non è prevista alcuna pulizia e/o manutenzione è meglio non utilizzarlo e rimuoverlo
  • sostituire i vari pannelli del controsoffitto alterati da macchie di umidità
  • adeguare lo spazio esterno in modo che la porta, che dal refettorio dà accesso diretto all’esterno, conduca in un luogo sicuro e dunque possa essere utilizzata come uscita di emergenza; nelle more tale porta non sarà utilizzata come uscita di emergenza
  • riparare un pozzetto esterno rotto
  • proteggere con apposite recinzioni il serbatoio di gpl e il serbatoio idrico, entrambi posti all’esterno nei pressi dell’area gioco dei bambini
  • installare il cartello su palina per la segnalazione del punto di raccolta esterno, da raggiungere in caso di emergenza
  • adeguare la recinzione esterna, avente in alcuni punti altezza dal terreno inferiore a 1 metro
  • sostituire la finestra nella sezione C, con apertura del tipo wasistass, con altra avente apertura del tipo a scorrimento
  • tinteggiare la parete da cui è stata rimossa la caldaia e proteggere le tubazioni dell’acqua fuori parete che si collegano alla caldaia stessa posta all’esterno
  • fissare alle pareti gli armadietti e le scaffalature
  • adeguare il numero minimo dei bagni secondo quanto prescritto dal Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975 (3 bagni per ogni sezione di scuola dell’infanzia)
  • dotare il bagno per utenti diversamente abili dell’allarme e di apertura a spinta nel verso dell’esodo, così come il relativo antibagno
  • rimuovere il lieve dislivello, che comunque può essere pericoloso, in corrispondenza di un’uscita di emergenza all’ingresso principale
  • potenziare l’illuminazione artificiale nei locali scolastici; si suggerisce di installare lampade del tipo LED
  • ripristinare il pannello protettivo del quadro elettrico nel locale adibito a deposito
  • dotare di un sedile ergonomico la postazione fornita di computer
  • individuare una ditta specializzata per effettuare la riparazione della centralina antincendio e la verifica dell’allarme antincendio, dei rilevatori di fumo interni, dell’impianto idrico antincendio con sprinkler
  • ripristinare il funzionamento dell’impianto di illuminazione di emergenza
  • effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)

Scuola Primaria “Madonna del Pozzo”

  • relazionare per iscritto in merito alla funzionalità e alla compatibilità con l’attività scolastica dei cavi di impianti pubblici sospesi sull’area di pertinenza della scuola
  • installare il citofono e adeguare il cancello metallico esterno in modo che possa essere aperto dall’interno
  • potare gli alberi, anche se provenienti da proprietà private ma insistenti nella pertinenza esterna scolastica, e tagliare l’erba incolta nell’area esterna di pertinenza
  • ripristinare la rampa per utenti diversamente abili che si presenta arrugginita
  • adeguare il parapetto della rampa per utenti diversamente abili, installando dei correnti verticali distanti non più di 10 cm l’uno dall’altro
  • ripristinare gli intonaci ed i cornicioni esterni, in vari punti alterati
  • pulire e ripristinare le grondaie e le colonne pluviali danneggiate
  • effettuare  ogni  operazione  necessaria  per  eliminare  le  infiltrazioni  di  acqua  piovana,  in particolare nei bagni, e successivamente ripristinare gli intonaci interni e la tinteggiatura
  • spostare la palina con il cartello del punto di raccolta esterno in caso di emergenza; per indicare la posizione corretta si rende disponibile il RSPP scolastico
  • individuare  una  ditta  specializzata  per  verificare  il  funzionamento  dell’impianto  idrico antincendio e l’idoneità dei relativi idranti
  • fornire l’estintore mancante nell’atrio
  • effettuare ogni operazione necessaria per eliminare il malfunzionamento degli scarichi nei bagni, p.e. programmando una più frequente pulizia delle fognature
  • eliminare la sconnessione in corrispondenza della porta di ingresso principale, dove è presente la rampa per utenti diversamente abili
  • adeguare l’inferriata esterna, in vari punti arrugginita
  • adeguare le aperture delle porte che restringono la larghezza utile dei corridoi (ai sensi del Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”)
  • fornire suppellettili per la didattica conformi alle norme di buona tecnica (UNI)
  • fornire arredi e suppellettili con classe di resistenza al fuoco
  • ripristinare la tapparella danneggiata nell’aula che ospita la classe 2a
  • fissare alle pareti gli armadietti e le scaffalature
  • potenziare l’impianto di illuminazione artificiale e sostituire le lampade non funzionanti; si suggerisce di installare lampade del tipo LED
  • installare nei bagni delle porte apribili verso l’esterno e sollevate dal pavimento (ai sensi del Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975)
  • ripristinare le piastrelle lesionate nel bagno delle alunne
  • arredare in modo idoneo il bagno per utenti diversamente abili, privo di arredi idonei e privo di apertura a spinta nel verso dell’esodo
  • riparare i condizionatori non funzionanti
  • sostituire la lampada dell’illuminazione di emergenza in corrispondenza dell’uscita di emergenza dell’atrio, non funzionante
  •  effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)

Scuola dell’Infanzia – Padiglione B, Via E. Caruso

  • effettuare con urgenza i lavori necessari al dissequestro delle aree esterne interdette
  • individuare  una  ditta  specializzata  per  verificare  il  funzionamento  dell’impianto  idrico antincendio e dell’allarme antincendio
  • realizzare un bagno per utenti diversamente abili
  • installare finestre apribili nei bagni; tale adeguamento è necessario come misura di contenimento e contrasto della diffusione del COVID-19
  • dotare il locale mensa di una uscita di emergenza, con apertura a spinta nel verso dell’esodo e diretta verso l’area esterna
  • ripristinare le luci in corrispondenza del porticato esterno
  • adeguare l’impianto elettrico esterno che si presenta con fili scoperti, canaline piegate e cassette di derivazione aperte; presumibilmente le alterazioni sono state realizzate per consentire l’installazione della puntellatura alla copertura del porticato
  • adeguare la piccola tettoia in corrispondenza della porta di ingresso della cucina dall’esterno, che si presenta arrugginita e non ben fissata alla parete
  • allacciare la cucina alla rete cittadina del gas, rimuovendo le bombole attualmente utilizzate
  • rimuovere i serbatoi interrati non più utilizzati per stoccare il carburante delle caldaie
  • adeguare la pavimentazione esterna, in vari punti sconnessa e sterrata
  • indicare con idonea segnaletica orizzontale gli stalli per il parcheggio dei minibus (non appartenenti all’istituzione scolastica) e degli automezzi del personale esterno (in particolare il personale che gestisce la mensa) al fine di evitare che vengano occupate le vie di fuga ed il punto di raccolta previsti dal piano di emergenza ed evacuazione scolastico
  • verificare la stabilità dei tubi di puntellatura dei porticati esterni e proteggere in modo opportuno gli stessi tubi contro urti fortuiti
  • ripristinare gli intonaci esterni ed i cornicioni, in vari punti lesionati e staccati
  • ripristinare gli intonaci interni, in vari punti interessati da lesioni e da vecchie infiltrazioni di acqua piovana, ed effettuare la successiva tinteggiatura, anche nel refettorio
  • sostituire le finestre, aventi ante apribili verso l’interno dei locali e vetro non infrangibile, con altre dotate di apertura a scorrimento e vetro infrangibile
  • sostituire anche le finestre di tipo wasistass in quanto, anche se non pericolose, consentono un limitato ricambio d’aria
  • sostituire le ampie e vetuste finestrature, con telaio metallico e vetro non infrangibile, localizzate nelle aule e nei bagni ad un’altezza pari a circa 250 cm
  • installare water di dimensioni idonee per gli alunni di scuola dell’infanzia
  • effettuare il completo rifacimento dei bagni che, sebbene funzionanti, sono vetusti e usurati
  • adeguare il numero minimo dei bagni secondo quanto prescritto dal Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 18 dicembre 1975 (3 bagni per ogni sezione di scuola dell’infanzia, 1 bagno per ogni aula di altro ordine scolastico)
  • sostituire le porte danneggiate e/o in legno, anche nei servizi igienici
  • fornire tende di protezione dalla luce solare, arredi e suppellettili con classe di resistenza al fuoco
  • fissare alle pareti gli armadietti e le scaffalature
  • sostituire le lampade non funzionanti  e potenziare l’illuminazione artificiale nelle aule; si suggerisce di installare lampade del tipo LED
  • dotare gli scaldacqua, che ne sono sprovvisti, del collegamento elettrico realizzato secondo la regola dell’arte, al fine di evitare contatti occasionali con elementi in tensione
  • installare gli estintori ad un’altezza tale da consentirne un rapido utilizzo
  • installare i cartelli di segnalazione in corrispondenza degli idranti, nei locali e in palestra
  • ripristinare il funzionamento dell’impianto di illuminazione di emergenza
  • adeguare e rendere funzionale l’allarme antincendio, in modo da poter essere attivabile anche in mancanza di energia elettrica
  •  effettuare ogni operazione necessaria per eliminare le barriere architettoniche, ai sensi del D.M. LLPP 236 del 14/06/1989 e del D.P.R. 503/1996
  • realizzare l’impianto di terra per tutti i corpi metallici esterni sprovvisti (ai sensi del D.P.R. 462/2001)

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3 commenti

  1. Scoperta l’acqua calda , tutte le scuole ogni giorno scrivono valanghe di pec ai comuni, con scritto sollecito, 2 sollecito ecc, per risolvere centinaia di problemi, per sentirsi dire che non ci sono i soldi. Edifici cadenti lavori mai del tutto finiti così i riparatori prendono più interventi , cose fatte tanto per farle e mai come si farebbe a un privato che ti si mangia se non fai bene il lavoro. Nello statale è tutto fatto per non finire ma prolungare. Ma anche chi dovrebbe controllare che non si accorge di nulla.. tanto gli basta che il tecnico di turno gli dica la frase ” ora funziona tutto..”

  2. Bene, finalmente un dirigente scolastico che risponde per le rime al politico di turno che politicando, tenta di colmare le proprie mancanze con “comunicati” scaricabarile.
    Le responsabilità non si delegano.

    Un plauso alla dott.ssa DiCerbo. Pugno duro contro la rpepotenza politica.

  3. Michele Ciaramella

    Dall’elencazione delle cose da fare, si deduce che la Preside sia di recente nomina perché gli interventi proposti sono di natura strutturale e non ordinaria o straordinaria manutenzione . In ogni caso di fronte a tante carenze, ci sarebbe da chiedere quale funzionario tecnico del Comune abbia dato parere favorevole all’agibilita degli edifici, ovvero se il Sindaco, in contrasto col predetto parere negativo, abbia rilasciato il certificato di Agibilità aprendo l’anno scolastico.