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Abbattimento delle barriere architettoniche: uno dei segni di civiltà di un Paese

Ogni anno, a partire dal 2003, ogni prima domenica del mese di ottobre si svolge il FIABADAY – Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche; nell’ottobre del 2022 si è tenuta a Roma la XX edizione.

Il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche è sicuramente molto sentito nel nostro Paese e le cose negli ultimi decenni sono sicuramente cambiate in meglio, ma ancora tanto è il lavoro da fare; il traguardo sarà raggiunto che non ci sarà più alcun bisogno di celebrare una giornata nazionale dedicata a tale tema.

Cosa sono le barriere architettoniche?

Ma cosa si intende esattamente con l’espressione barriere architettoniche e quali sono le strategie che le strutture pubbliche e i cittadini possono mettere in atto per contrastarle?

Partiamo dalla definizione. Si considerano barriere architettoniche tutti quegli elementi costruttivi rendono difficoltoso, limitano o, ancora peggio, impediscono spostamenti e fruizione di servizi alle persone con capacità motorie limitate.

Da questa definizione ben si capisce come determinati elementi costruttivi possano non creare un problema a un determinata persona, mentre possono rappresentare un impedimento più o meno importante per un’altra.

Esempi tipici di barriere architettoniche sono scale e scalini, porte molto strette (dove per esempio una carrozzina non può passare), bagni non a norma, accessi a strutture pubbliche con pendenze eccessive, banconi dei locali eccessivamente alti, strade e sentieri pubblici dissestati, semafori privi di segnalatore acustico ecc.

È ovvio che, in una società civile, deve essere fatto il più possibile affinché tutti i cittadini abbiano la possibilità di muoversi liberamente in qualsiasi situazione; era quindi necessario che si dovessero mettere in atto provvedimenti legislativi che, innanzitutto, individuassero con esattezza gli elementi da considerare come “barriere” per poi stabilire delle norme che ne riducessero o eliminassero la portata negativa.

Fondamentale nella lotta alle barriere architettoniche è stata la legge 13/1989 che ha stabilito le modalità con le quali garantire la piena accessibilità agli ambienti, in particolar modo nel caso di edifici e luoghi pubblici.

Barriere architettoniche: gli interventi dei privati

Se è fondamentale che lo Stato garantisca i diritti dei cittadini con limitate capacità motorie per un pieno accesso ai luoghi pubblici, è altrettanto importante che anche in ambito privato si facciano interventi che migliorino la qualità di vita di coloro che, per i più svariati motivi, incontrano difficoltà ad accedere a determinati locali di un’abitazione.

Il classico intervento in ambito privato, ma non solo, è quello dell’installazione diservoscale, apparecchiature che permettono a persone con capacità motorie ridotte o nulle (per esempio soggetti molto anziani con problemi di deambulazione o bambini e adulti con invalidità fisiche) la salita e la discesa delle scale senza alcuno sforzo, in tutta comodità, per l’accesso ai diversi piani di un’abitazione.

Attualmente sono disponibili sul mercato servoscale per tutte le esigenze e che sono adattabili a tutte le tipologie di scale, siano esse dritte oppure curve.

Ovviamente si tratta di apparecchiature che possono essere utilizzate da chiunque, anche da persone che, pur non avendo disabilità motorie permanenti, si trovano ad affrontare un particolare momento della loro vita, per esempio una lunga convalescenza, il recupero da una malattia o da un incidente stradale o sul lavoro ecc.

Per quanto riguarda i prezzi, la variabilità è notevole e dipende molto anche dalle esigenze e dalle richieste del cliente; esistono però agevolazioni fiscali di notevole interesse che possono portare a una notevolissima riduzione delle spese da sostenere.

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