Caserta (Maria Giovanna Pellegrino) – Pizzo all’ombra del clan, scattano le manette per Giovanni Capone di 48 anni ed Alberto Francesco Spaziante di 38 anni, entrambi di Caserta ed entrambi personaggi già noti alle forze dell’ordine, poiché ritenuti due accoliti e fiancheggiatori del gruppo camorristico di Antonio Della Ventura, alias ‘o cuniglio, boss di Caserta referente dei Mazzacane di Marcianise. A Capone e Spaziante è arrivato un nuovo ordine di arresto firmato dal gip Antonio Cairo del tribunali Napoli su richiesta della Dda per aver estorto una somma di 500 euro a due piccoli artigiani, due fabbri padre e figlio di Caserta. I fatti sono dell’anno scorso e si sono verificati nel mese di marzo del 2012. Gli inquirenti, per questa vicenda hanno potuto contare sulla piena collaborazione da parte delle due vittime che in caserma quando si presentarono per denunciare i fatti individuarono con molta facilità attraverso le schede segnaletiche i loro esattori. I due fabbri, in un primo momento, aveva pagato la richiesta estorsiva per non subire più alcun tipo di ritorsione. Ma poi Capone e Spaziante, che si presentavano sempre in officina per conto di ‘o Cuniglio, avevano fatto capire che per Pasqua avrebbero ritirato solo quella rata e che per Natale poi se ne sarebbe riparlato lasciando intendere che i due sarebbero stati spremuti fino all’osso. I due poverini avevano fatto capire che la loro attività era già sull’orlo di baratro e che un’altra somma per la beneficenza da fare ai carcerati del clan non avrebbero avuto la forza di ripagarla. Insomma non se lo potevano proprio permettere di pagare quell’assicurazione che la camorra forniva loro. L’alternativa alla denuncia sarebbe stata quella di chiudere ma per due onesti cittadini abituati ad usare le mani callose per il lavoro quotidiano e per portare a casa il necessario per la famiglia chiudere sarebbe stato davvero una sconfitta troppo amara da mandare giù. A Spaziante e a Capone interessava solo avere i soldi e non sentire giustificazioni tant’è che in altre occasioni si sono presentati presso l’officina delle due vittime commissionando anche lavori gratis. Infatti i due fabbri furono costretti a realizzare ben dieci cassette per la posta che andarono a consegnare a Spaziante in un appuntamento nel piazzale dove si svolge il mercato rionale a Caserta. In questi giorni verrà fatta l’udienza per l’interrogatorio di garanzia alla presenza del difensore Nello Sgambato che assiste i due indagati.
