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Alessandro Ottaviani e Alfredo Carini

Piedimonte Matese / Dragoni – Caso Ottaviani, una gomma forata per creare un falso alibi

Piedimonte Matese / Dragoni –  E’ logico che il titolare di una grande officina (parliamo di Alfredo Carini) dopo aver bucato il pneumatico della vettura si reca presso un’altra officina per la riparazione? Eppure quella officina scelta per riparare la gomma era più lontana rispetto alla propria azienda. Allora, perché percorrere quei chilometri in più e non usare la propria struttura?
La Procura della Repubblica che accusa Carini di aver ucciso Alessandro Ottaviani, non ha dubbi: era un modo per crearsi un falso alibi. La mattina del 23 aprile 2008 e, Carini, soprattutto, la circostanza che questi si sia recato con la ruota bucata, presso l’abitazione di VALENTINO Nicola, piuttosto che recarsi presso la sua officina, nonostante fosse più vicina; vi è, infatti, motivo di ritenere che CARINI Alfredo si sia procurato intenzionalmente un alibi parziale, per coprire un momento della mattinata, o un teste che potesse riferire che tipo di autovettura avesse utilizzato quella mattina (il VALENTINO riferirà con certezza che si trattasse di un fuoristrada bianco con i vetri oscurati, mentre il RUSSO ed il teste CROCE indicano una Nissan Patrol di colore grigio).  Quell’auto, la Patrol di colore grigio, non sarà più rintracciata nonostante le insistenti ricerche, secondo l’accusa Carini avrebbe fatto scomparire la vettura utilizzata per trasportare il cadavere di Ottaviani.

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