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PEDOFILO UCCISO PER VENDETTA – I due killer davanti ai giudici di Appello

Frasso Telesino / Sant’Agata dei Goti / San Felice a Cancello – Aveva violentato una ragazzina che si uccise impiccandosi ad un albero. Fu crivellato di colpi appena uscito dal carcere. E’ stato fissato per il prossimo 10 gennaio 2023, dinanzi alla terza sezione Corte di Assise di Napoli, il processo bis a carico di Giuseppe Massaro, 58enne di Sant’Agata dei Goti e Generoso Nasta, 33enne di San Felice a Cancello, che in primo grado sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore beneventano ucciso a colpi di pistola la sera del 19 luglio 2018 a Frasso Telesino. Secondo la ricostruzione del tribunale di primo grado, Massaro avrebbe fornito l’arma, una 357 Magnum, e l’auto utilizzata per commettere l’agguato, una Croma, guidata poi da Nasta. I due avrebbero ricevuto in cambio della loro opera soldi (circa 13mila euro). A fare da sfondo al delitto una vicenda torbida. Matarazzo era stato scarcerato da circa un mese dopo aver scontato 11 anni di carcere perché riconosciuto responsabile di abusi sessuali ai danni della 15enne che il 6 gennaio del 2008 si era tolta la vita impiccandosi ad un albero. Per la Procura l’omicidio sarebbe stato commissionato per vendetta.

L’omicidio:
Qualcuno ha atteso con pazienza l’uscita dal carcere di un ex pastore, Giuseppe Matarazzo, di 45 anni, di Frasso Telesino, per ucciderlo. Matarazzo fu condannato a 11 anni e 6 mesi dalla Corte di Appello di Napoli per violenza sessuale nei confronti di una 15enne del posto, sua vicina di casa. La ragazza non superò mai quell’abuso e dopo qualche tempo si suicidò. Matarazzo era uscito da pochi giorni dal carcere, grazie ad un permesso, era andato a dormire nella sua casa, in contrada Selva.  Qui, qualcuno, lo ha atteso e ucciso con diversi colpi di pistola. Matarazzo era finito in carcere il 4 marzo del 2009, quando fu arrestato nel corso delle indagini sul suicidio della ragazza, una sua vicina di casa. Grazie anche alle ammissioni di alcune amiche, i carabinieri scoprirono che la giovane, infatuatasi non ancora 14enne di Matarazzo, ne subiva gli abusi da due anni. Prima di lei anche la sorella era stata violentata dal vicino di casa.