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Sarnelli e Roncone

Sparanise / Presenzano – Scandalo sessuale in parrocchia, due giovani tentano si scagionare il prete

Presenzano / Sparanise – Si è svolta pochi giorni fa, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, una nuova udienza del processo a carico del prete don Gianfranco Roncone. Sono stati ascoltati tre testimoni, la perpetua e due giovani presenzanesi della locale Azione Cattolica. Sul banco dei testimoni è salito Carlo Sarnelli all’epoca dei fatti contestati al prete presidente dell’Azione Cattolica di Presenzano. Sarnelli ha ribadito quanto detto da lui sempre sostenuto in altre circostanze e quanto ribadito anche attraverso i social: non ho mai visto nel prete atteggiamenti strani, non mi ha mai fatto alcuna strana proposta, non ho mai visto un suo comportamento strano verso ragazzi e bambini. Questi, in estrema sintesi, i concetti espressi di Sarnelli rispondendo alle domande delle parti in cause. Sulla stessa linea anche le risposte degli altri testimoni.  L’udienza è stata rinviata al prossimo mese di dicembre per ascoltare altri testimoni.  Don Gianfranco Roncone, è accusato di abusi sessuali e detenzione di materiale pedo pornografico. Il processo che venne incardinato presso il Tribunale di Napoli; durante la prima udienza il difensore dell’imputato, l’avvocato Dario Mancino, sollevò una questione preliminare con cui chiese lo spostamento del dibattimento presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La richiesta del legale di Don Gianfranco Roncone parte dalla considerazione che i fatti si sono svolti a Vairano Patenora, in provincia di Caserta, quindi il Tribunale competente è quello di Santa Maria Capua Vetere. I giudici hanno accolto la richiesta di Mancino. Ora il processo si celebra presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il prete Don Gianfranco Roncone è accusato, per ora, di aver violato l’articolo 600 bis del codice penale che contrasta la prostituzione minorile. Un reato che prevede una condanna che partendo da sei anni di carcere potrebbe arrivare fino ad un massimo di 12 anni di reclusione. Chiaramente prima di arrivare a ciò serviranno i processi nei tre gradi di giudizi. Fino all’ultimo grado di giudizio il parroco come ogni altro cittadino è un presunto innocente.

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