Bellona – Imprenditore edile con la passione per l’allevamento clandestino di animali selvatici. E’ stato scoperto e denunciato dai carabinieri della stazione di Vitulazio, guidati dal maresciallo Iannarella, che hanno scoperto un allevamento clandestino nel quale erano custoditi diversi cinghiali. Gli animali erano illegalmente custoditi all’interno di un recinto di oltre 500 metri quadrati anche in condizioni igieniche non ottimali. I militari dell’arma hanno collaborato in sinergia con i colleghi del corpo forestale di Formicola e con i tecnici dell’Azienda Sanitaria. Al termine dell’operazione i cinghiali sono stati sequestrati insieme all’intero allevamento. Il proprietario, un noto imprenditore edile del paese di circa 50 anni, è stato denunciato a piede libero. A suo carico sono state elevate sanzioni per oltre 10mila euro. I fatti sono avvenuti in località Triflisco, frazione del comune di Bellona.
La suprema Corte ha stabilito che i cinghiali rientrano nel generale divieto di detenzione di mammiferi che costituiscano pericolo per la salute o la pubblica incolumità, a meno che non si sia in possesso di una autorizzazione all’allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare, di ripopolamento, ornamentale ed amatoriale rilasciata dalla regione. Il giudice di legittimità ha anche precisato che il divieto di detenzione di animali che costituiscano pericolo per la salute o la pubblica incolumità prescinde da ogni valutazione sulla loro concreta nocività e sulle specifiche modalità della loro custodia. Il comma 4 dell’art. 6 della Legge n. 150/90 dispone espressamente che chiunque contravvenga a questa disposizione sia punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro quindicimila a euro trecentomila.