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foto di repertorio

Santa Maria Capua Vetere – Torture in carcere, identificati altri 41 poliziotti: accusati di torture

Santa Maria Capua Vetere – La Procura della Repubblica è riuscita, dopo mesi di lungo lavoro, ad identificare altri 41 agenti che avrebbero preso parte alle torture avvenute il 6 aprile 2020 all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di poliziotti intervenuti ma mai identificati in quanto muniti di caschi protettivi e mascherine anti-Covid. Dei 41 poliziotti penitenziari indagati – rispondono di atti di tortura – 27 sono attualmente in servizio al carcere napoletano di Secondigliano, quattro ad Avellino e dieci a Santa Maria Capua Vetere. Ma l’indagine non è conclusa restano ancora altri poliziotti da identificare e indagare. Infatti, erano almeno un centinaio i pubblici ufficiali che mancavano all’appello tra i tanti ripresi dalle telecamere interne del carcere mentre pestavano i detenuti con mani nude e manganelli facendoli passare anche ne corridoio di agenti. Intanto a novembre inizierà il processo a carico di 103 tra agenti e funzionari del Dap e 2 medici coinvolti nell’inchiesta. accusati a vario titolo di responsabilità in ordine alle violenze ai danni dei detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nell’aprile 2020. Il processo partirà infatti il 7 novembre prossimo davanti ai giudici togati e popolari della Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, mentre nei prossimi giorni ci sarà davanti al giudice per l’udienza preliminare Pasquale D’Angelo il processo con rito abbreviato per tre agenti che hanno deciso di non andare al dibattimento.

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