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MONDRAGONE – Impiccato nel seggio elettorale, identificata la vittima: è un giovane di 23 anni

Mondragone – E’ stato invisibile fino alla fine. Lo è stato mentre trascorreva le sue giornate fra mille privazioni, mortificazioni e stenti. E’ stato invisibile persino quando all’interno di un seggio elettorale ha avuto il tempo di legare una corda prima ad un paletto su un muro di cinta e poi intorno al suo collo togliendosi così la vita. Lo hanno notato solo quando hanno visto il corpo agitato dal vento, muoversi come un pendolo. Eppure tutto si è svolto all’interno di un seggio elettorale.
Era giunto in Italia con il miraggio di una vita migliore, di un lavoro onesto e di un guadagno sicuro. Probabilmente con i soldi guadagnati doveva mantenere anche la famiglia in Patria e pagare i debiti contratti per arrivare in Italia, come spesso accade a tanti poveri sfortunati che una rete criminale ben organizzata trasforma in schiavi. Invece è morto impiccato. Domenica scorsa, 25 settembre, il giovane Mahmoud Nazem, originario della Tunisia, avrebbe scelto di porre fine alla propria vita impiccandosi all’intero di una scuola dove si stavano svolgendo le operazioni di voto per le politiche. Nelle prossime ore il corpo di Nazem partirà per il rimpatrio, accompagnato dal fratello, anche lui immigrato clandestinamente in Italia.

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