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RAVISCANINA – Commissioni, deleghe e Tares, le scelte di Napoletano

RAVISCANINA (Giovanni De Cristofano) – Commissioni, deleghe, Tares. Questi i punti di maggiore interesse della scorsa seduta consiliare, la seconda per il neosindaco Anastasio Napoletano. Per quanto riguarda le elezioni dei membri in seno alle commissioni, sono stati indicati Daniele De Balsi nella Commissione per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi per i giudici popolari, Domenico Petrucci è stato eletto nella cosiddetta “Commissione edilizia” e Giovambattista De Sisto nella Commissione per l’aggiornamento dello Statuto comunale. Il sindaco, dopo aver letto la programmazione 2013-2018  (che ricalca il programma presentato alle elezioni amministrative di maggio), ha poi conferito all’assessore Antonio De Cristofano (primo dei non eletti nella lista “Cuore Popolare”) la delega a economia, bilancio e tributi. In seguito, il vicesindaco e assessore Bruno Corona ha specificato che presto anche a lui saranno conferite deleghe importanti. I capigruppo consiliari saranno, invece, Giancarlo De Simone per la maggioranza e Giovambattista De Sisto per l’opposizione. Successivamente è stato ratificato l’aumento della tassa sui rifiuti (Tares): per i raviscaninesi – già soffocati da un’aliquota altissima rispetto ai comuni limitrofi – si prospetta un ulteriore aumento che porterà i contribuenti a versare all’erario un corrispettivo di quasi 3 euro per ogni metro quadro. Infine, Daniele De Balsi ha cercato di sollevare il tema della riapertura della farmacia a Raviscanina, ma il sindaco e i consiglieri di maggioranza si sono rifiutati di discutere un punto non all’ordine del giorno, chiudendo, di fatto, la seduta pubblica. Questo il commento di Daniele De Balsi: «Ho ascoltato con interesse la lettura della programmazione 2013-2018 e, non senza ironia, dico che tale programmazione è a dir poco ambiziosa. Volesse il cielo si verificassero tutti i propositi del sindaco! Le Terme, per esempio, sarebbero una cosa bellissima, ma credo che Raviscanina abbia bisogno di ben altri provvedimenti. Ha bisogno, per esempio, di risistemare una rete idrica che fa “acqua” da tutte le parti, di una regolamentazione seria per quanto riguarda la raccolta rifiuti, della sistemazione della viabilità e della segnaletica verticale, di un’ottimizzazione della rete elettrica (spegnendo le luci che non servono e accendendo quelle necessarie, nei vicoli e di fronte alle abitazioni). Penso poi alla villa comunale, al verde pubblico e al cimitero, luoghi abbandonati all’incuria più totale. Bisogna poi escogitare qualcosa per i giovani, senza prenderli in giro con la storia del volontariato e con le divise “seminuove” della protezione civile, raccattate e distribuite solo a scopo elettorale. (Speriamo non facciano la stessa fine dei Rangers). Per quanto riguarda gli anziani e i meno abbienti, ho proposto ufficialmente al Consiglio comunale l’istituzione di un “social  bus”, una navetta che, due-tre volte al giorno, accompagni i residenti delle zone rurali e periferiche  agli uffici nel centro del paese. In merito al rincaro dell’imposta sui rifiuti, ritengo che per pagare meno sia necessario che paghino tutti, e affinché paghino tutti è doveroso combattere il fenomeno delle “residenze false”, riconoscibili soprattutto in periodo elettorale: solo per rispetto della privacy e per evitare spiacevolissime sorprese non pubblico i nominativi dei “probabili” evasori di Raviscanina, tra cui spiccano nomi illustri (si fa per dire). Esprimo, poi, profonda delusione per le deleghe, concesse o non concesse a scopo “terapeutico”, forse per sedare gli animi. Per non parlare della Comunità Montana! Ancora nulla si muove sul fronte dei mancati pagamenti ai Baif: chi si farà carico di tale responsabilità? È per questo che la delega alla Comunità Montana del Matese giace ancora nel cassetto polveroso del sindaco Napoletano? In merito alla questione farmacia, infine, mi sento di manifestare tutta la mia delusione per l’approccio che hanno avuto i consiglieri di maggioranza verso le istituzioni, abbandonando l’aula: una mancanza di rispetto non nei miei confronti, ma nei confronti delle persone che rappresento e della questione importantissima che stavo sollevando, e cioè la riapertura della farmacia. A tal proposito dico che il bon ton e la conoscenza dei regolamenti non sono optional».

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