Francolise – Sparò al ladro che stava rubando nella sua azienda: imprenditore scagionato

Francolise – Venne indagato per tentato omicidio l’imprenditore Vincenzo Calabro che, nel mese di ottobre del 2018, stava attuando un furto nel deposito dell’azienda ubicata a Sant’Andrea del Pizzone, frazione di Francolise, nel cuore dell’Agro Caleno. L’imprenditore esplose un colpo di fucile contro il ladro che aveva appena rubato un furgone dal piazzale attiguo all’abitazione dell’imprenditore. (guarda il video con l’intervista)
Il colpo di fucile, dopo aver sfondato il finestrino del veicolo, avrebbe centrato in pieno volto il malvivente. Secondo le indagini eseguiti dai carabinieri della compagnia di Mondragone, anche con il supporto del Ris, quell’uomo ferito era un immigrato albanese, ricoverato nelle stesse ore del furto, presso l’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, e per questa ragione tratto poi in arresto. (guarda il video con l’intervista)
Furono momenti drammatici e di tensione quelli vissuti da Vincenzo Calabro (conosciuto da tutti come Mario) e dalla sua famiglia. Era notte fonda quando l’uomo – 50enne – sentì dei rumori provenienti dal piazzale della propria abitazione nel quale si trovano parcheggiati alcuni mezzi, fra cui un furgone che l’uomo utilizza per il proprio lavoro. Vincenzo, ipotizzando la sgradita visita dei ladri, mise il fucile in spalla ed uscì in strada per verificare. I Malviventi, scoperti, gli andarono addosso con il suo stesso furgone che avevano già messo in moto e stavano scappando. Vincenzo cadde a terra con una gamba spezzata. Cadendo – assicura l’uomo – partì un colpo, non so se ho ferito qualcuno. (guarda il video con l’intervista)
Poche ore dopo un uomo, un albanese, venne ricoverato alla Clinica Pineta Grande di Castel Volturno prima del suo trasferimento all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il furgone venne ritrovato dopo qualche ora dagli inquirenti, all’interno del mezzo vennero rinvenute tracce di sangue che furono ‘recuperate’ ed inviate al Ris di Roma per eseguire una comparazione col Dna del 33enne albanese. L’albanese fu indagato per rapina, l’imprenditore per tentato omicidio. Dopo le necessarie indagini Calabro è stato scagionato da ogni accusa. (guarda il video con l’intervista)

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