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CAIANELLO – MAMBA di BUENOS AIRES, PIERO MOTTOLA ESPONE IN ARGENTINA

CAIANELLO – La Galleria Nazionale d’Arte Moderna MAMBA di Buenos Aires presenta l’artista e musicista eventualista Piero Mottola con una mostra personale dal titolo PASSEGGIATE EMOZIONALI (EMOTIONAL WALKS). L’esposizione sarà articolata su tre registri: una installazione sonora concepita e realizzata appositamente per lo spazio del museo dal titolo GRANDE SCATOLA SONORA (LARGE SOUND BOX). Un parallelepipedo di tela nera celerà al pubblico un sistema multicanale, composto da otto diffusori acustici o contenitori emozionali, che si troverà ad interagire con un sistema automatico generatore di passeggiate acustico emozionali l’Autocorrelatore acustico (2005/2007). Il sistema verrà programmato per costruire lo sviluppo in tempo reale di cinque percorsi emozionali considerando dieci stadi emozionali (paura, angoscia, agitazione, collera, tristezza, stupore, eccitazione, piacere, gioia, calma). I cinque percorsi si evolvono da stadi emotivi e sonori affini, caratterizzati da un tempo di accadimento e relazione che prevede pause e similitudini emozionali, a fasce emozionali via via più complesse dove il massimo del conflitto è affiancato da una parallela accelerazione degli eventi acustico emozionali. Un sorta di “onda sonora” che ogni trenta minuti raggiunge in modo sempre diverso la sua espressione conflittuale senza ripetersi mai. Il pubblico si troverà a camminare intorno al perimetro della scatola, lungo le sue pareti nere e impenetrabili, da cui può solamente ascoltare frammenti e combinazioni enigmatiche ed imprevedibili anche se ottenute attraverso la sperimentazione. Un insieme acustico che si propone di scardinare ogni difesa o elaborazione interpretativa culturalmente definita e rassicurante. Pensato per suscitare interpretazioni differenti e quindi necessariamente rappresentative della personalità di ognuno dei visitatori.

ANELLO RELAZIONALE (RELATIONAL RING) del 2013 è una lunga sequenza cromatica – o meglio un algoritmo cromatico emozionale irripetuto generato con il Modello di relazione a 10 emozioni (2000) – che si snoda  nella sua interezza sulle quattro pareti della sala. Con il Modello di relazione a 10 emozioni – realizzato attraverso diversi esperimenti, a partire dal 1994, per conoscere le potenzialità evocative di molti rumori naturali, artificiali, umani e animali oltre che delle possibili relazioni di distanza tra i dieci stadi emotivi sopra elencati – si possono costruire innumerevoli passeggiate emozionali considerando a partire da ogni emozione la possibilità di relazionarsi con le altre nove, con valori che partono dal minimo (valore 1 = massima vicinanza cromatica emozionale) al massimo (valore 9 = massimo contrasto cromatico-emozionale). Per la sequenza cromatica pensata per il Museo Mamba è stato scelto un criterio di relazione che, partendo dalle minime relazioni emozionali, senza ripetersi ma con una memoria cromatico emozionale, arriva alla massima opposizione dopo aver dato vita a combinazioni insolite,  laddove, non avendo la possibilità ulteriore di crescere ed evolversi, dopo aver esaurito tutte le possibilità di relazione, regredisce di nuovo verso i minimi contrasti emozionali per poi terminare in modo analogo a quello di partenza. L’algoritmo emozionale sviluppa 48 settori con strutture di complessità crescente, organizzate su 4 livelli e relazionate in modo irripetuto nel tempo/spazio fino a completare perfettamente tutto il perimento della sala. Un anello cromatico emozionale che, a prescindere da ogni inevitabile racconto, narrazione astratto cromatica o espressività dell’autore, si pone come stimolo per un’esperienza cromatico emotiva in progress che lo spettatore interpreterà liberamente.

Durante l’inaugurazione saranno eseguite due composizioni strumentali SEQUENZA RELAZIONALE A e B (RELATIONAL SEQUENCE A and B) per voce sola e pianoforte e voce. In questo caso il Modello di relazione a 10 emozioni è stato utilizzato per la costruzione di due partiture musicali laddove le note sono state ottenute da un’analisi dello spettro dei rumori emozionali e la loro combinazione secondo processi evolutivi inesplorati e relazionali per un massimo di conflittualità dopo averne indagato tutte le possibili combinazioni. Una musica stimolo enigmatica e coinvolgente per una interpretazione attiva e significativa della realtà interiore e del vissuto dello spettatore. Una musica che si pone nella realtà come un qualsiasi fenomeno della natura suscettibile di azioni eventuali e relazionali. Una musica che attraverso l’esperienza eventualmente si realizza in uno dei suoi molteplici e possibili modi di esistenza.

 

 

Piero Mottola (Caserta, 1967) vive e lavora a Roma.

Si forma sulla Teoria Eventualista elaborata da Sergio Lombardo negli anni settanta e sulle relative sperimentazioni portate avanti dal Centro Studi Jartrakor di Roma. Dopo gli esordi nel 1988 con stimoli visivi dichiaratamente pensati per l’interazione e la partecipazione attiva del pubblico, dal 1994 la sua ricerca di matrice processuale e interazionale si concentra sul suono-rumore, studiandone con metodologie sperimentali dichiarate le sue potenzialità evocative, emozionali e cromatiche. Sulla scia delle primigenie intuizioni del futurista Luigi Russolo l’autore porta avanti le sue teorie sul valore estetico ed emozionale del rumore arrivando all’elaborazione di vere e proprie “Mappe di relazione” in cui si associano stimoli acustici di varia natura, le emozioni scaturite dal loro ascolto e diverse gamme cromatiche a esse abbinate. Nella multiforme, e in continua evoluzione, fenomenologia del suo lavoro (scatole sonore, sequenze cromatiche emozionali pittoriche, installazioni acustiche, interventi sonori performativi) il pubblico è sempre chiamato a fare parte dell’opera d’arte, sia come strumento di “sondaggio”, sia come fruitore attivo di esperienze estetiche e polisensoriali. L’ambizioso fine della sua ricerca è, infatti, l’indagine, con assoluta scientificità di metodo, della sfera emozionale umana nella sua interezza e complessità.

E’ docente di Sound Design e Plastica Ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Roma ed è titolare del LER (Laboratorio di Estetica Rumore). Ha pubblicato nel 2010 Correspondance (Gangemi Editore) una raccolta di testi e musiche di M. Bortolotti, G. Chiari e dell’autore; nel 2012 il libro Passeggiate emozionali. Dal rumore alla musica relazionale (Maretti editore).

Tra le numerose esposizioni a partire dal 1988, ricordiamo nel 2009 la performance musicale Concerto con vista al Museo Hermann Nitsch – Fondazione Morra di Napoli, la recente partecipazione alla 54. Biennale Arte di Venezia nel 2011 con l’ambiente cromatico Fuga, cromatico relazionale a sette emozioni, l’installazione sonora Peripato al Padiglione della Repubblica Araba Siriana (Isola di San Servolo – Caserma Cornoldi) e alla 11. Biennale Arte dell’Avana del 2012 con una installazione Scatole Sonore ed una performance musicale per strumenti acustici diretta da Enrique Perez Mesa, direttore dell’Orchestra Sinfonica di Cuba.

Esegue una composizione elettronica elaborata in tempo reale per Campionatore emozionale E.10 al Hochschule für Musik und Theater di Lipsia nel settembre del 2011. Nel 2012 ha eseguito Sequenza relazionale A e B per pianoforte e voce nell’ambito di “Musica Indeterminata” con musiche di G. Chiari e J. Cage all’Istituto per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma. Nel 2013 è stato invitato con monologhi, interviste e interventi musicali nelle trasmissioni radiofoniche e televisive di Rai Radio3 “Il Cantiere”, “Qui comincia…”, “Radio3 Scienza”, “Rai Uno Mattina”.