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ESCLUSIVA / CASAGIOVE – MILANO. Camorra, restituiti i beni al boss Marino

Casagiove / Milano.  ( Maria Giovanna Pellegrino) – Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere -Sezione Riesame- ha dissequestrato due unità immobiliari di consistente valore a Marino Gerardo di Casagiove, esponente di spicco dello storico clan Pagnozzi, gruppo operante a cavallo delle province di Avellino Benevento e Caserta con diramazioni anche nella zona orientale di Napoli   di provenienza del capoclan Gennaro Pagnozzi il quale è stato anche scarcerato ieri. A Marino, nel settembre del 2012, furono sequestrati dal Gip sammaritano due immobili:  uno nella città di Milano e l’altro a Casagiove. La ragione del sequestro risiedeva nel fatto che Marino, avendo riportato due condanne definitive per associazione camorristica, aveva l’obbligo di comunicare alla polizia tributaria gli incrementi intervenuti nel proprio patrimonio. A tanto invece  Marino non aveva provveduto ed il Gip con decreto di sequestro del primo settembre del 2012, successivamente confermato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel mese di ottobre del 2012, aveva “privato” il boss delle sue proprietà immobiliari. La difesa di Marino, rappresentata dall’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli, aveva fatto ricorso in Cassazione. La suprema corte, con una importante ed innovativa pronuncia, ha annullato il decreto con rinvio per un nuovo giudizio di merito conclusosi proprio ieri a favore di Marino al quale ritornano i beni che secondo gli inquirenti erano frutto di attività criminali del preposto.

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