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Pignataro Maggiore / Sparanise –  I benefici della 104 con falsi certificati: 65 indagati verso il processo

Pignataro Maggiore / Sparanise – Ci sono anche tre persone (una di Pignataro Maggiore, due di Sparanise) fra quelle coinvolte nell’inchiesta sullo scandalo della 104 in provincia di Caserta. Decine di sussidi di invalidità concessi a furbetti grazie a certificati medici compiacenti. Nel corso delle indagini la Guardia di Finanza di Aversa scoprì un vero e proprio tariffario con tangenti da 5mila euro per ottenere il doppio del punteggio e ottenere l’agognata invalidità. L’inchiesta si muove su due filoni: uno a Napoli Nord (nel quale è stato coinvolto l’ex sindaco di San Marcellino Carbone) e l’altro a Santa Maria Capua Vetere che riguarda soprattutto i beneficiari. Il sostituto procuratore sammaritano ha firmato l’avviso di conclusione indagine che sta per essere notificato a 65 persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Fra le persone che rischiano il processo ci sono anche persone dell’Agro Caleno e precisamente due cittadini di Sparanise (Cristina D’Alonzo 58 anni e Alberto Silvano Pagano 62 anni) e un cittadino di Pignataro Maggiore (Angelo Lorenzo Bovenzi 68 anni).
Gli indagati sono accusate a vario titolo di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso insieme ad altre persone. L’Inps ha collaborato proficuamente con fiamme gialle e Procura che ha condotto alla scoperta di un sistema fraudolento che aveva consentito a circa ottanta persone di ottenere falsi riconoscimenti di invalidità. L’istituto ha inviato dalla Direzione generale di un’apposita Commissione medico-legale che ha permesso di revisionare riconoscimenti sprovvisti dei requisiti necessari e di revocare benefici non dovuti.

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