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foto di repertorio

Sessa Aurunca – Dossi stradali, la “rivolta” parte dalla frazione Ponte

Sessa Aurunca (di Carmine Di Resta) – E’ partita dalla frazione Ponte la raccolta firma per la rimozione dei dossi artificiali autostradali non a norma. I dossi artificiali sono diventati croce e delizia (poca) per tanti automobilisti.  Non si comprende il criterio infatti che solo nelle frazioni si trovano in ogni dove e altresì alcuni automobilisti si domandano se sulle strade provinciali dove sono stati installati esistono la dovuta documentazione o i permessi.  Non sono messe in sicurezza e ci si dimentica delle strade pericolosissime ad alta intensità e velocità.  A questo si aggiungono la salute delle autovetture continuamente sollecitate e danni derivanti dagli scuotimenti alle abitazioni. Uno studio eseguito su un’abitazione distante 1 metro dal ciglio stradale priva di dossi, indipendentemente dal tipo di struttura portante, muratura o intelaiatura in cemento armato, con lo scorrere del traffico su un fondo stradale tenuto in buono stato di manutenzione, non subisce particolari problemi per la struttura. Ma se, sulla stessa strada, venissero installati dei dissuasori la situazione cambierebbe radicalmente, una autobetoniera che a pieno carico pesa da 40 a 45 tonnellate e che non può superare i 40 km/h, nel momento in cui impatta con un dissuasore regolamentare alto 3 cm, già produce uno scuotimento strutturale, paragonabile ad un evento sismico di modesta intensità.  Bastano però altri due centimetri in più in altezza, per provocare una sollecitazione ben più intensa, con conseguenze nel tempo anche gravi per l’integrità dell’involucro edilizio.

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