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Roccamonfina / Teano – Violenze e prepotenze, quando finisce un amore e lui non si rassegna. Le ragioni di Selina

Roccamonfina / Teano – Un pugno sul petto, schiaffi e insulti. Botte e umiliazioni solo per aver chiesto spiegazioni sul tradimento – che andava avanti da anni – appena scoperto. Lei finisce in ospedale e i medici certificano fra le altre cose una micro lesione alla vertebra del collo. Scatta la denuncia, lui viene allontanato da casa – di proprietà della donna –  e il giudice impone il divieto di avvicinamento all’ex moglie. Per anni lui ha gestito le carte di credito della donna e le ha impedito di utilizzare la vettura. Insomma lui aveva il controllo totale sulla vita di sua moglie.
E’ questo l’antefatto alla base di quanto accaduto, alcuni giorni fa, sulla spiaggia di Gianola dove un uomo è stato arrestato perché sorpreso sullo stesso lido balneare dove si trovava l’ex moglie. Non avrebbe dovuto esserci, non poteva esserci perché un giudice ha vietato all’uomo di avvicinarsi all’ex consorte. Una decisione, quella del giudice, che nasce da aggressioni fisiche attuate dall’uomo nei mesi precedenti. Aggressioni che hanno costretto la ex moglie a ricorrere alle cure mediche e a sporgere dettagliata denuncia dalla quale è nato un processo che fra pochi mesi prenderà il via.  Selina, la vittima, non ci sta a passare per colei che denunciando l’ex marito lo fa arrestare. Non ci sta e sentirsi dire che è stata “cattiva”, che poteva far finta di niente. “Chi dice queste cose, afferma Selina, non riesce ad immaginare il dramma di una donna maltrattata e umiliata dal marito, dal compagno, dall’uomo che ama. Quello stesso uomo che dovrebbe amarla, proteggerla, difenderla. Invece ti usa come un sacco da boxe, invece ti umilia e ti fa sentire una nullità. Coloro che giudicano non immaginano la paura e l’angoscia che una donna maltrattata prova ogni volta che si trova davanti al suo carnefice.  Coloro che giudicano non immaginano cosa significa stare anni ‘prigioniera’ di un uomo che ti nega i soldi anche per le più piccole necessità, che ti impedisce l’utilizzo dell’auto. Non auguro a nessuna donna – conclude Selina – di trovarsi mai in queste condizioni che ti cambiano la vita. Io, purtroppo, ho vissuto e continuo a vivere questo dramma”.
Queste le ragioni esposte da Selina, l’ex moglie di Giuseppe De Luca, protagonista dei fatti di cronaca accaduti alcuni giorni fa sul territorio del comune di Formia. De Luca è stato prima arrestato e poi liberato perché il Pubblico Ministero ha declassato la gravità del comportamento assunto dall’uomo. Una vicenda che continuerà nelle aule dei tribunali.

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