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PESCASSEROLI – AGGUATO CONTRO ORSO NEL PARCO D’ABRUZZO, UCCISO A FUCILATE COLPITO DA TRE PALLOTTOLE; L’ENTE, BRUTALE AZIONE BRACCONIERI

PESCASSEROLI (di Elisabetta Guidobaldi) –  E’ stato ucciso a colpi di fucile l’orso ‘Stefano’, morto sul versante molisano del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Al momento del ritrovamento di ieri, si era pensato ad un avvelenamento, che negli ultimi tempi e’ una questione preoccupante tra i confini della zona protetta. Oggi la scoperta dell’abbattimento che, secondo il commissario del Parco, Giuseppe Rossi, ”porta a pensare che sia stato un brutale agguato, messo in atto probabilmente da piu’ di una persona: armi diverse e parti diverse del corpo dell’orso colpite”. Tre le pallottole, secondo le prime risultanze emerse dalle radiografie – come riferito dall’Ente Parco che parla di ”intervento di diversi bracconieri” – di cui una, presumibilmente quella mortale, alla testa. Le altre due hanno raggiunto l’omero destro dell’animale e il corpo. Questa terza caricata a pallini. Elementi che, tiene a sottolineare lo stesso Parco nazionale, ”ci restituiscono la brutalita’ dell’esecuzione di uno dei soli 60 orsi marsicani che ancora costituiscono la popolazione di questo splendido e rarissimo plantigrado. Un danno enorme inferto alla natura che va anche contro gli interessi delle stesse popolazioni del Parco, che chiedono la conservazione rigida di questo animale, fonte di ricchezza poiche’ induce un flusso turistico di notevole importanza economica”. Nei prossimi giorni l’Ente Parco presentera’ denuncia alla Procura della Repubblica di Isernia, competente per territorio, ”perche’ si avviino le indagini per scoprire i colpevoli”. ”Una delle ipotesi – dice il commissario Rossi – e’ che il Parco dia fastidio, con tutti i suoi vincoli, la chiusura di alcune strade e provvedimenti di vario tipo. C’e’ chi per principio e’ contrario al Parco, ma, al momento, e’ presto per poter dire chi sia stato e perche’. Di atti di bracconaggio, purtroppo, nel parco ce ne sono sempre stati; negli anni ’80 accadevano cose terribili, ma poi la situazione e’ cambiata, la sensibilita’ e’ aumentata e non vorrei assolutamente che si tornasse al passato”. Ferma la condanna delle associazioni. ”Sparare a un orso oggi e’ inaccettabile”, dice il presidente del Wwf Italia, Dante Caserta, che si rivolge al premier Letta chiedendo di attivare un ”coordinamento dei ministri competenti per indagini urgenti”. Sulla stessa linea il responsabile nazionale aree protette e biodiversita’ di Legambiente, Antonio Nicoletti, per il quale servono subito ”misure per fermare la strage di fauna selvatica nel territorio del Parco” mentre il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, parla di ”crimine gravissimo” e chiede un ”intervento immediato del ministro dell’Ambiente, Orlando” per una ”task-force a supporto delle indagini”. La zona dove e’ avvenuta l’uccisione dell’orso ‘Stefano’, quella delle Mainarde molisane, e’ descritta come una tra le aree piu’ tranquille dove le ”relazioni locali” sono considerate, dagli esperti del Parco, come ”buone”. Ma ora si invocano misure drastiche.

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