MONDRAGONE – In un comunicato intriso di politichese il consigliere regionale mondragonese, Giovanni Zannini, fa l’ennesimo proclama a tutela dell’ambiente (come quello ripetuto tante volte delle bandiere blu lungo il litorale domitio). Quello che manca a Zannini è il coraggio (politico) di dire la verità, di elencare le reali cause dell’inquinamento di quel canale che spesso porta i suoi veleni in mare. “… Abbiamo analizzando nel dettaglio le cause e le provenienze degli sversamenti abusivi nel canale Agnena per coadiuvare l’Autorità Giudiziaria nelle azioni di contrasto e sanzionamento di questa ignobile attività delinquenziale…”.
Questo dichiara nel comunicato Zannini. A tutti, certamente, piacerebbe conoscere “nel dettaglio le cause e le provenienze degli sversamenti”. Ma Zannini, probabilmente, non vuole raccontare tutta la verità. Probabilmente perché verrebbe a galla l’abitudine di molte aziende agricole della zona, in gran parte allevamenti bufalini, di sversare liquami in quel canale e in ogni fosso della zona. Una cattiva abitudine che, inoltre, inquina anche la falda acquifera sottostante. Insomma, Zannini, presidente della VII Commissione permanente Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio Regionale della Campania, potrebbe aver scoperto l’acqua calda.
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