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Dichiarazione di successione, quali imposte si pagano

La morte di un parente caro comporta, oltre alle inevitabili conseguenze sul piano emotivo, anche una serie di incombenze dal punto di vista patrimoniale che devono essere affrontate, nel caso in cui la persona deceduta era proprietari di beni immobili. Si parla in questi casi di apertura di successione, che inizia nel momento esatto della dipartita e per 1 anno gli eredi possono presentare denuncia di successione.
Il passaggio di eredità prevede il versamento di specifiche imposte dato che chiunque riceva in eredità beni immobili, mobili, denaro o diritti reali è tenuto a versare all’Agenzia delle Entrate un’imposta che prende il nome di tassa di successione. È la stessa Agenzia delle Entrate che procede ad effettuare il calcolo di tale imposta e in questa fase l’utente può essere affiancato da una figura professionale tecnica come quella di un notaio.
Secondo quanto riportato sul sito del Notaio a Mira, Notaiotassitani.it, la figura notarile deve ricevere tutta la documentazione necessaria alla pratica di dichiarazione di successione per assicurarsi la corretta compilazione della dichiarazione e la tempestiva presentazione all’Agenzia delle Entrate.

Quali sono gli adempimenti

Qual è la base imponibile per calcolare l’imposta di successione? È la norma a stabilirla nell’articolo 8 del Testo Unico e nelle norme seguenti. L’imposta di successione viene stabilita sulla percentuale del valore complessivo di quanto viene trasferito ai vari eredi e le aliquote cambiano nel seguente modo:

  • Aliquota del 4% nel caso di coniuge o di parenti in linea retta;
  • Aliquota del 6% nel caso di trasferimenti in favore di fratelli o sorelle e di altri parenti fino al quarto grado;
  • Aliquota dell’8% per trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti.

Da specificare che tutti gli eredi sono tenuti al pagamento dell’imposta di successione, anche nel caso di coerede che accetta l’eredità con il cosiddetto beneficio di inventario. Questi beni possono essere trasmessi agli eredi tramite successione testamentaria (nel caso di presenza di un testamento regolarmente redatto) o tramite successione legittima, se la persona deceduta non aveva provveduto alla compilazione di un testamento.

 

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