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Alife – Appalti truccati, l’ex sindaco Avecone: non mi sarei sporcato le mani per 15mila euro

Alife – Nell’ultima udienza del processo nato dall’inchiesta The Queen c’è stato l’interrogatorio dell’x sindaco Giuseppe Avecone. Rispondendo alle domande dei giudici e degli avvocati delle parti Avecone ha respinto ogni accusa, ha affermato con forza che non si è mai interessato ai lavori e, soprattutto, ha affermato con chiarezza che “non si sarebbe sporcato le mani per 15mila euro”. Avecone, imputato nel processo che si sta celebrando dinanzi al collegio presieduto dal giudice Luciana Crisci del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha fornito la sua versione dei fatti rispondendo una alle domande del pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano. Particolare attenzione è stata data ad un’intercettazione telefonica in cui La Regina, parlando con un suo collaboratore, riferisce di una consulenza geologica gonfiata fino a 18mila euro, di cui 15mila euro sarebbero finiti all’ex sindaco Avecone per favorire l’architetto. Nella vicenda è stato coinvolto anche l’ex tecnico comunale Claudio Accarino, l’ex assessore Gabriele Venditti e l’imprenditore di Piedimonte Matese Raffaele Zoccolillo.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti 18 appalti concessi tra il 2013 e l’inizio del 2016 da vari comuni del casertano, come Alife, Francolise, Riardo, tra cui lavori per ristrutturazioni di importanti immobili storici. Tra gli imputati molti ingegneri e architetti nominati dai vari Comuni come componenti delle commissioni di gara responsabili dell’affidamento dei lavori, che, secondo i magistrati della Dda di Napoli, finivano quasi sempre a poche ditte, alcune collegate al clan Zagaria. Il processo nato dall’inchiesta “The Queen” sugli appalti finanziati dalla Regione per il progetto “Porte dei Parchi” per la riqualificazione di importanti beni architettonici tra Francolise, Alife, Riardo e Rocca d’Evandro la cui progettazione venne affidata allo studio dell’architetto Guglielmo La Regina, al centro dell’indagine. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione camorristica (solo per alcuni indagati).

Questo l’elenco dei rinviati a giudizio:

Claudio Accarino, 22 anni, Alife
Pasquale Amato, 63 anni, Comiziano
Francesco Ambrosio, 52 anni, San Giuseppe Vesuviano
Michele Apicella, 67 anni, Napoli
Giuseppe Avecone, 51 anni, Alife
Aldo Aveta, 69 anni, Napoli
Claudio Borrelli, 71 anni, Napoli
Ferdinando Bosco, 65 anni, Casapulla
Antonio Bretto, 42 anni, Casal di Principe
Vito Cappiello, 70 anni, Napoli
Luigi Conte, 69 anni, Salerno
Carlo Coppola, 64 anni, Napoli
Claudio D’Alessio, 56 anni, Pompei
Andrea D’Aniello, 34 anni, Gricignano
Nicola D’Ovidio, 50 anni, Telese Terme
Claudio De Biasio, 53 anni, Napoli
Enrico De Cristofaro, 63 anni, Aversa
Luciano Di Fraia, 64 anni, Napoli
Loredana Di Giovanni, 46 anni, Napoli
Rino Dimola, 48 anni, Aversa
Pasquale Garofalo, 43 anni, Aversa
Francesco La Regina, 78 anni, Napoli
Guglielmo La Regina, 40 anni, Napoli
Vincenzo Manocchio, 73 anni, Napoli
Daniele Marrama, 43 anni, Napoli
Mario Martinelli, 53 anni, San Cipriano
Salvatore Mazzocchi, 73 anni, Nola
Raffaele Meo, 47 anni, Nola
Andrea Nunziata, 49 anni, Nola
Mario Palermo Cerrone, 40 anni, Napoli
Umberto Perillo, 48 anni, Napoli
Carlo Antonio Piccirillo, 39 anni, Portico
Raffaele Piccolo, 55 anni, Casapesenna,
Domenico Antonio Ranauro, 68 anni, Cannalonga,
Corrado Romano, 53 anni, Pettorano sul Gizio
Antonio Sommese, 48 anni, Nola
Pasquale Sommese, 61 anni, Cimitile
Vincenzo Sposito, 59 anni, Maddaloni
Sergio Stenti, 71 anni, Napoli
Raffaele Testa, 54 anni, Pastorano
Gabriele Venditti, 61 anni, Alife
Salvatore Visone, 56 anni, Avellino
Alessandro Zagaria, 31 anni, Casapesenna
Raffaele Zoccolillo, 53 anni, Piedimonte

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