È possibile rottamare una moto incidentata? Un interrogativo che riguarda tutti coloro i quali si ritrovino in questa situazione. Una moto incidentata è un veicolo a due ruote che è stato vittima di un sinistro stradale con conseguenze evidenti per carrozzeria e parti motore.
Anche le moto incidentate possono essere rottamate seguendo quello che è l’iter tradizionale per i veicoli da rottamare, anche se non incidentati. La rottamazione ha un iter ben preciso che prevede anche il pagamento di una apposita cifra come tassa per questo scopo. Vediamo nel concreto quali sono i passi da effettuare e come rottamare una moto incidentata.
Come rottamare una moto incidentata
La rottamazione di una moto incidentata, o anche in condizioni non sinistrate, ha un iter snello che prevede il pagamento di una tassa; nel caso in cui si parli di veicolo a due ruote con cilindrata inferiore ai 50 cm3, ovvero nel caso di motociclo, è necessario rivolgersi alla Motorizzazione Civile con apposita richiesta su modulo.
Nel caso di rottamazione di moto vere e proprie, quindi con cilindrata superiore ai 50 cm3, l’iter è sostanzialmente lo stesso ma i costi per la rottamazione saranno maggiori. Questo prezzo comprende il costo per la distruzione della moto, che può arrivare fino ai 200 euro; mentre l’emolumento fisso da versare sotto forma di tassa sarà di 13,20 euro, cui va aggiunta l’imposta di bollo pari a 48 euro.
Cosa vuol dire rottamare una moto
La rottamazione di una moto significa sostanzialmente la demolizione della stessa con conseguente radiazione. Il primo step è quello di rivolgersi ad un centro specializzato di demolizioni, certificato e quindi in grado di offrire garanzie sulla trasparenza di tutta l’operazione. Dovranno essere consegnati, insieme al veicolo a due ruote da rottamare, anche la targa dello stesso, il libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
In alcuni casi è possibile evitare la rottamazione di una moto incidentata ricorrendo ai servizi di vendita diretta: si parla dei compro moto sinistrate, realtà che hanno interesse ad acquistare veicoli a due ruote anche in condizioni gravi, con l’obiettivo di monetizzare poi rivendendo i pezzi di ricambio.
Una valida alternativa alla rottamazione, che resta comunque l’operazione più frequente quando ci si trova ad avere tra le mani una moto (o un motociclo, scooter, scooterone) che abbia avuto un incidente e che per questo sia in condizioni critiche, tali da non avere più alcuna utilità né valore.